Via Tupini cinque anni dopo..

Era il 12 luglio del 2004 quando l'enorme sit-in di migliaia di persone davanti alla sede centrale dell'allora Capitalia, oggi Unicredit, portava i tifosi della Lazio a chiedere trasparenza nei confronti degli imprenditori che volevano acquistare la società. Liberare la Lazio, si gridava allora mentre si affacciava alla ribalta del calcio l'imprenditore Claudio Lotito.

Si paventava di chiedere a tutti i correntisti tifosi della Lazio di chiudere i propri conti nelle sedi affiliate alla banca di riferimento. Cambiano i colori, passano cinque anni, ma le richieste sembrano le stesse.. Dopo mesi di parole, promesse e trattative sfumate, i tifosi giallorossi  si riuniscono in cinquecento per protestare contro la banca, con le stesse modalità. 

E mentre il titolo continua da mesi il suo saliscendi in borsa, la famiglia Sensi avrebbe accettato l’impostazione concordata anche con Mediobanca di un professionista, probabilmente un noto commercialista romano (si parla di Eugenio Pinto, Oliviero Franceschi ed altri studi famosi della capitale) incaricato di cedere l' As Roma. Un mandato che escluderebbe qualunque competenza sull’attività sportiva. La storia si ripete dall'altro lato del Tevere.