Serie A, Spadafora: "Il 28 maggio sapremo la data della ripartenza"

20.05.2020 07:28 di  Valerio De Benedetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Serie A, Spadafora: "Il 28 maggio sapremo la data della ripartenza"
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© foto di Samantha Zucchi/Insidefoto/Image

AGGIORNAMENTO ORE 18.40 - Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto successivamente anche a Rai 2 nel corso del Tg Sport, dove ha dato ulteriori dettagli sulla situazione del calcio: "Gli allenamenti di squadra potranno riprendere. Sono state fatte valutazioni attente, la FIGC ha rivisto la sua prima proposta e questo ha aiutato. Ci sono chiarimenti su tempi di quarantena ed isolamento, si raccomanda il fatto che la necessità di tamponi non vada ad incidere sui cittadini e l'autoisolamento iniziale in modo di consentire alle squadre di avviare gli allenamenti. Niente quarantena di squadra? E' così, ci siamo potuti arrivare perché la situazione oggi ha consentito di rivedere le regole in modo migliorativo. E' stato fatto per il paese, è giusto che anche il calcio possa riprendere in sicurezza".

RIPARTENZA - "Giusto che in questo momento tutti abbiano la possibilità di porre le basi per la ripartenza ed è giusto che ce le abbia anche il mondo del calcio di poter riprendere in sicurezza. Data certa di ripresa? A me fa piacere dare una buona notizia. Ho una riunione il 28 maggio col presidente FIGC Gravina e quello della Lega Serie A Dal Pino. Entro giovedì prossimo avremo tutti i dati a disposizione per valutare e poter decidere insieme una data. Entro il 28 maggio sapremo quando si ripartirà".

PLAY-OFF – “Il format lo decidono le Federazioni, l’importante è che se si riparte, poi si faccia di tutto per portare a termine il campionato”.

NEMICO DEL CALCIO – “Io nemico del calcio italiano? Chiudere sarebbe stata una scelta d’impulso da fare in un momento duro per il paese. Mi chiesero di decidere la data di riapertura subito, e lo trovavo vergognoso per il momento che stavamo vivendo, in cui si contavano i nostri morti. Ora che tutto il paese sta ripartendo, è giusto che riparta anche lo sport. Trovo divertente chi mi definisce così".
 

In attesa di capire quale sarà il futuro della Serie A, il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora, ha rilasciato un’intervista all’ITALPRESS, nella quale ha parlato con toni positivi del suo augurio di ripartire al più presto. "Quando potrà ripartire in sicurezza il campionato? Speriamo tutti il prima possibile, ma al momento non abbiamo ancora certezze, come ha ben ricordato il presidente Conte. Se, come speriamo, le curve dei contagi continueranno a scendere allora sarà possibile confermare quella data (13 giugno ndr.) per la ripresa della Serie A. Dobbiamo però arrivarci gradualmente, muovendoci con prudenza e responsabilità, come abbiamo fatto fino ad ora, con grande sacrificio di tutti gli italiani".

Se si dovesse riscontrare un caso di positività tra i giocatori, questo potrebbe compromettere la continuità del campionato?

“Potrebbe compromettere in primis la loro salute e quella delle persone vicine, compresa quella dei tanti lavoratori legati alla squadra. Non si tratta quindi solo di un tema squisitamente sportivo. Capisco che in caso di positività tra i giocatori un ulteriore stop potrebbe incidere in maniera determinante sul prosieguo delle partite, per questo stiamo prendendo in considerazione tutte le soluzioni possibili e validate dai medici. L’obiettivo che dobbiamo realizzare non è solo quello di far ripartire il campionato, bensì di riuscire a farlo terminare”.

Il covid 19 ha avuto grosse ripercussioni economiche anche per l’industria sportiva. Nel decreto Rilancio sono stati inseriti diversi aiuti allo sport. Immagina altri provvedimenti a sostegno?

“Il mondo dello Sport è stato gravemente danneggiato dall’emergenza sanitaria. Ne sono stati danneggiati i grandi campioni così come le squadre di periferia, i loro centri sportivi, i tanti impianti che sono rimasti chiusi e che adesso hanno necessariamente bisogno di una mano per ripartire. Consapevoli delle difficoltà abbiamo predisposto il più grande investimento che il mondo sportivo abbia mai visto: 1 miliardo di euro tra risorse ordinarie e straordinarie. Soldi che serviranno per sostenere i collaboratori ma anche le società e le associazioni sportive, per le quali abbiamo previsto anche la possibilità di accedere a finanziamenti a fondo perduto. Nel predisporre questo piano abbiamo tenuto conto dei consigli e delle segnalazioni che ci sono pervenute e non esiteremo ad intervenire nuovamente laddove sarà necessario”.

La pandemia ha risollevato la questione dell’autonomia regionale. E’ giusto che alcuni governatori abbiano deciso di far ripartire gli allenamenti?

“Gli allenamenti sono partiti in maniera puntuale in tutte le regioni nei giorni e nei modi indicati dal Governo. Alcuni governatori di regione hanno palesato la volontà di permettere ai club di serie A di allenarsi – sempre in maniera individuale – nei loro centri sportivi. Una possibilità che avevamo ponderato, tanto da chiedere un parere al CTS che si è espresso positivamente prima che gli stessi centri fossero riaperti. In generale, penso che quando si affronta una lotta come quella contro il Coronavirus, bisogna procedere con unità di intenti e senza fughe in avanti, che rischiano solo di creare confusione ed essere controproducenti”.

Pubblicato il 19/05 alle ore 15.26