Calciomercato Lazio: intrigo Simeone, bocciato da Sarri o altro? I dettagli

L'attaccante argentino era stato accostato alla Lazio a inizio estate, il suo nome emerse da una chiacchierata tra Lotito e Setti...
10.03.2023 07:40 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Calciomercato Lazio: intrigo Simeone, bocciato da Sarri o altro? I dettagli
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La Lazio e Giovanni Simeone, una storia d’inizio estate tornata prepotentemente di moda in questi giorni. A fine maggio fummo tra i primi a parlarne, l’indiscrezione venne ripresa anche da altre testate. Il nome dell’argentino uscì in una delle tante chiacchierate tra Claudio Lotito e Maurizio Setti. Il patron del Verona lo consigliò all’amico biancoceleste, gli fece notare che il Cholito poteva essere il perfetto erede di Immobile. Non solo un vice. Lotito prese nota, ma era conscio della spesa necessaria per prendere Simeone. L’Hellas valutava l’attaccante più di 15 milioni di euro, è andato al Napoli in prestito oneroso (circa 3,5 milioni) e diritto di riscatto fissato intorno ai 12 milioni. Una cifra eccessiva per la Lazio. Le priorità biancocelesti in quel momento - parliamo di fine maggio, inizio giugno - erano altre: due centrali, due portieri, un play. In ballo c’era anche il destino di Luis Alberto e Milinkovic; forse con la cessione di un big, sarebbe potuto arrivare anche un vice Immobile, ma non sarebbe stato comunque certo. Lotito è sempre stato attento all’aspetto economico, sapeva che nell’estate del 2022 avrebbe dovuto spendere più del solito per ringiovanire la rosa e iniziare la rifondazione voluta da Sarri, preferiva farlo per ruoli considerati prioritari e il cosiddetto attaccante di scorta non veniva considerato tale.

VICE - Per farla breve: troppi 15 e più milioni per una riserva. Presidente e direttore sportivo, inoltre, non volevano turbare alcuni equilibri di spogliatoio. Simeone non è arrivato per valutazioni economiche e di equilibri, non è mai stato bocciato da Sarri. Il tecnico non s’era mai opposto all’eventuale del Cholito, pista che in realtà la Lazio ha solo sondato, senza mai decidere d’affondare. Anche a gennaio il club ha preferito fare altre scelte, non prendendo un vice Immobile come Bonazzoli che non convinceva a pieno per costi e formula. La questione attaccante dunque resta aperta. Immobile è un professionista serio, quasi maniacale nella cura del proprio corpo, ma l’età avanza e i problemi fisici di questa stagione dovranno spingere le parti a una riflessione. In futuro difficilmente si potrà prescindere da un giocatore che possa essere una valida alternativa a Ciro che resta ovviamente patrimonio inestimabile per la Lazio e il suo ambiente. Perché a conti fatti, costringere Immobile a giocare sempre, l’ha portato a stressare oltremodo il fisico, a doversi fermare più volte. Un errore che ha impedito al numero 17 di esprimersi al meglio, a Sarri d’avere rotazioni di livello e quindi di poter andare oltre le difficoltà. 

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