Quando la vergogna diventa fango: Vincenzo Paparelli esiste ed è tuo papà

23.03.2019 12:01 di  Tommaso Guernacci  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tommaso Guernacci - Lalaziosiamonoi.it
Quando la vergogna diventa fango: Vincenzo Paparelli esiste ed è tuo papà

Fermiamoci un attimo. Il calcio non esiste: non esiste la Lazio e non esiste nemmeno la Roma. Però esiste Vincenzo Paparelli. Potrebbe essere il papà di ognuno di noi. Un papà che un giorno, all'improvviso, esce di casa in compagnia del figlio per andare al luna park (abbiamo detto che il calcio non esiste in questa realtà) e altrettanto all'improvviso quello stesso papà a casa non farà mai più ritorno. Assassinato. In un mondo nel quale siamo tutti Parigi, siamo tutti Charlie, siamo tutti Koulibaly, siamo tutti Anna Frank, perché non si può (o non si vuole?) essere Vincenzo Paparelli? Sicuramente negli anni abbiamo imparato ciò e soprattutto chi non (e sottolineiamo non) dobbiamo essere: tutta la massa infamante e schifosa che continua a infangare il nome e la memoria di Vincenzo. Ma non alla luce del sole, no. Abbiamo a che fare sempre più con eserciti di topi di fogna capaci di gettare sassi a centinaia per poi nascondersi. Carogne meschine che a ogni passo lasciano tracce di fango. Perché è di fango che sono ricoperti. Ne riconosci quasi l'odore. Esiste Vincenzo ed esiste suo figlio Gabriele. Ormai ha la tempra di chi incassa pugni da una vita. Se al dolore (forse) ci si abitua piano piano, la mancanza di un padre non è quantificabile. Mai. E se Gabriele continuerà - anche dopo l'ennesimo episodio becero e vergognoso - a camminare a testa alta, con la sagoma di lui bambino mano nella mano al suo papà, ed entrambi guarderanno la luna, siamo pur certi che quegli altri non arrivano nemmeno al dito. Vincenzo Paparelli esiste ed è tuo papà.  

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