Premio Ussi, Inzaghi: "Riconferma? Ho messo in crisi la società". De Martino: "Doveroso guardarsi intorno" - FOTO&VIDEO

Pubblicato il 18 maggio alle ore 13:00
19.05.2016 06:49 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: dal nostro inviato Carlo Roscito-Lalaziosiamonoi.it
Premio Ussi, Inzaghi: "Riconferma? Ho messo in crisi la società". De Martino: "Doveroso guardarsi intorno" - FOTO&VIDEO

AGGIORNAMENTO ORE 13 - Al termine della premiazione, l'allenatore della Lazio si è fermato ai microfoni dei cronisti presenti: “Sono contento di quanto fatto, ero arrivato in una situazione non semplice e aver messo forti dubbi alla società è motivo di orgoglio e di successo. Sono sereno, vedremo che deciderà la società. Io sapevo che sarebbero potute essere 7 partite uniche ma non potevo dire no alla Lazio, perché sono laziale e per la mia storia con questo club. Ho fatto tutto nel migliore dei modi, ora vedremo con estrema serenità cosa deciderà la società. Contatti con altri allenatori? Non mi disturbano, è normale che una società fa. Se fosse stato per me non li avrei fatti e avrei confermato Inzaghi (ride, ndr). Però so che funziona così, lo fanno tutti. Due anni fa quando fu scelto Pioli prima della mia finale con la Primavera c’era anche il mio nome, poi scelsero Pioli e mi sono rimesso a lavorare con i miei ragazzi. Due anni dopo è capitata questa possibilità, è stata estremamente rischiosa visto che c’erano grossi problemi. Io ho fatto il massimo. I miei obiettivi? Programmare e iniziare una nuova stagione è il sogno di ogni allenatore, ora vedremo cosa succederà poi si vedrà anche il mio futuro. Io spero sia qui alla Lazio, ma se non fosse così la vita va avanti e il lavoro continua. Mi sentivo pronto per il salto in Serie A, ho fatto sei anni di giovanili, da 25 anni sono nel calcio, un po’ di esperienza l’ho fatta. In questo mini ciclo alla Lazio ho potuto dimostrare che posso giocare le mie carte nel migliore dei modi, la società ha visto come lavoro, i ragazzi della squadra hanno visto che possiamo e dobbiamo fare delle buonissime cose. Vedremo cosa succede. Lucas Biglia? Ho visto cosa vuol dire avere un giocatore con queste caratteristiche nella squadra”.

AGGIORNAMENTO ORE 12.05 - Il presidente del Coni Malagò ha presentato Simone Inzaghi prima della consegna del premio: "È un ragazzo che ha tutto. Ha dimostrato di fare bene sia da calciatore che da allenatore. Credo veramente che abbia un grande futuro". Dopodiché la parola è andata al tecnico della Lazio: "Fa piacere ricevere questo premio, sono stato chiamato a sette giornate dal termine. Per me è stato motivo di grande orgoglio. Quando ho iniziato a fare l’allenatore il mio obiettivo era allenare la Lazio, ci sono riuscito. Era un compito difficile. Credo di aver fatto bene e di essere riuscito a fare la cosa più importante, ovvero mettere dei dubbi alla società. So che probabilmente avrei potuto fare qualcosa di più, ma so anche di aver fatto qualcosa di importante con l’aiuto dei ragazzi. Con molta serenità aspetterò la decisione, perché come dicevo prima era un sogno che mi portavo dietro da sei anni, da quando ho iniziato con i ragazzi. Poi devo dire che ho avuto sempre allenatori che mi hanno dato qualcosa, tra cui il presente Dino Zoff, che ringrazio a 16 anni di distanza perché mi ha dato la possibilità di esordire in Nazionale, il mio sogno da calciatore. La riconferma? Ho messo tutto me stesso. Sono stato talmente preso in questi 50 giorni che forse ho anche trascurato le cose importanti della mia vita. Come è giusto che sia la società sta valutando la cosa migliore da fare. Ci sono stati degli incontri, ce ne saranno degli altri con allenatori. C’era già stata la possibilità per me di diventare allenatore della Lazio prima dell’arrivo di Pioli due anni fa. Devo dire che l'ultima gara della stagione è stata la migliore, anche se abbiamo perso con la Fiorentina, dopo la partita è stato bellissimo fare il giro di campo con i nostri figli. Vedere lo stadio con tantissimi bambini e con tantissime famiglie, per noi è stato importantissimo. Rivedere uno stadio con 35mila persone, penso che sia stato un bellissimo segnale da cui ripartire al di là delle questioni tecniche. Klose? Campione straordinario sia in campo che fuori, ho avuto la fortuna di conoscerlo bene in questi 50 giorni. Lo vedevo spesso a Formello, è una persona molto colta, che sa tantissimo di calcio. Sicuramente lascerà un grandissimo vuoto nella squadra e nello spogliatoio, sarà difficile rimpiazzarlo. Stagione fallimentare? La rosa della Lazio non è da ottavo posto, ha dimostrato lo scorso anno di poter ambire al secondo posto fino alla fine. Bisogna ripartite perché, eccezion fatta per la Juventus, questa squadra se la può giocere con tutte. Se devo fare un nome di un giocatore dal quale ricostruire faccio quello di Biglia: è un giocatore che in Italia è al top. Ha i tempi, ha esperienza, titolare dell'Argentina. In questi tre anni ha dimostrato di essere il top player della Lazio".

Il ds della Lazio, Igli Tare, è stato insignito del ‘Premio Limone’. In sua vece è intervenuto il responsabile della comunicazione biancoceleste, Stefano De Martino: “Tare è fuori per motivi di lavoro, ovviamente per il calciomercato. Sarà un mercato importante, come ha detto anche lo stesso Inzaghi, comunque si tratta del direttore sportivo, lavora ed è già in giro per questo. Ha detto bene Inzaghi sulla questione allenatore. Fra l’altro ha gestito benissimo questo momento molto delicato e molto difficile; non posso far altro che complimentarmi con lui. La società ha il dovere di guardarsi intorno e di fare le sue valutazioni, vedremo cosa uscirà fuori. Fra una decina di giorni sapremo tutto. A brevissimo non credo, già nel ritiro ci saranno delle novità, questo è un gruppo molto importante, non certamente da ottavo posto. Lo ha sottolineato anche Inzaghi, non è un caso che la società la scorsa stagione abbia deciso di tenere tutti i calciatori più importanti e credetemi sono state stracciate offerte stratosferiche. I risultati non hanno dato assolutamente merito a questo gruppo”.

AGGIORNAMENTO ORE 11.10 - Finalmente arriva il momento della premiazione, il primo a ricevere il rinoscimento è proprio Dino Zoff: "Ringrazio chi mi è stato vicino, ora va tutto bene e cerco di fare sport come prima. Quando non ce la farò più, allora mi darò al golf anche se sono una "pippa", come si dice a Roma. Forse questo premio è arrivato anche in ritardo, ma non voglio fare polemica. L'Italia? La vedo bene, ma non benissimo. Abbiamo qualche problema di rosa. Conte ha fatto un buon lavoro, ma da qui a vincere ce ne vuole. Per fortuna partiamo umili, quando siamo partiti coi "pennacchi" torniamo a casa scornati...".

AGGIORNAMENTO ORE 10.30 - Iniziano ad arrivare i primi personaggi: l'ex allenatore della Lazio, Dino Zoff, è stato il primo a presentarsi al circolo Canottieri Aniene. Dopo pochi minuti è stata la volta di Sabatini, giunto a pochi minuti dall'inizio dell'evento. Arrivato anche Simone Inzaghi in compagnia del responsabile della comunicazione, Stefano De Martino.

Ai microfoni dei giornalisti presenti, Zoff ha commentato con un pizzico di ironia il premio ricevuto in mattinata: "È un piacere, anche se il premio è arrivato dopo anni. Inzaghi ha fatto sette partite e ha già il premio. Di me si sono ricordati 20 anni dopo, Inzaghi è romano, io no. Il mister della Lazio ha fatto bene, se merita o meno lo deciderà Lotito. La quadra più forte che ho allenato? La Lazio di Eriksson. Quella in cui ho giocato è l’ultima Juventus con sette nazionali italiani e Platini”. Dopo lo storico ex biancoceleste ha preso la parola anche Walter Sabatini che si è soffermato a parlare con i giornalisti presenti di Roma e di Nazionale."

Avrà luogo questa mattina alle ore 10.30 presso il circolo Canottieri Aniene, la XXVIII edizione dell'Ussiroma, dedicato ad atleti, dirigenti, giornalisti e personaggi dello sport. Come riportato dalla consueta rassegna stampa di Radiosei, in rappresentanza della Lazio ci sarà anche l’attuale tecnico biancoceleste Simone Inzaghi, mentre per la Roma interverrà l’ex calciatore Federico Balzaretti. Oltre alla partecipazione del presidente del Coni Giovanni Malagò, saranno presenti Michele Uva, dg della Figc e Carlo Mornati (capo delegazione per Rio 2016), nonché altri ospiti anch'essi premiati per meriti sportivi e alla carriera.