Lazio, sei tornata! Immobile e Luis Alberto rilanciano Inzaghi: il Napoli è ko

I biancocelesti tornano a vincere all'Olimpico dopo quasi due mesi: decidono i gol di Immobile e Luis Alberto, Napoli al tappeto
21.12.2020 07:30 di Marco Valerio Bava Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, sei tornata! Immobile e Luis Alberto rilanciano Inzaghi: il Napoli è ko
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La Lazio torna a vincere all’Olimpico e non accadeva da quasi due mesi, dal 24 ottobre, quando i biancocelesti s’imposero sul Bologna. La Lazio vince e convince contro il Napoli, decidono Immobile e Luis Alberto, ma a fare la differenza è soprattutto un atteggiamento diverso: feroce e determinata la squadra d’Inzaghi, più compassata quella di Gattuso. Serviva una scossa, una scintilla alla Lazio, serviva una grande partita per rilanciarsi e non perdere il treno Champions. I biancocelesti salgono a quota 21, a due punti dal Napoli, a tre dal quarto posto occupato dalla Roma che, nel tardo pomeriggio, era stata travolta dall’Atalanta. Ora il Milan a San Siro, Milan ancora imbattuto in campionato, sfida stellare per dare continuità al successo contro il Napoli. 

CIRO IL GRANDE - La partita non comincia nel migliore dei modi per la Lazio che perde Correa a ridosso e Acerbi nel riscaldamento (probabile ricaduta del problema alla coscia accusato con il Verona), al loro posto ci sono Caicedo e Hoedt. Nonostante questi intoppi, ottimo l’approccio biancoceleste alla partita, convinta, aggressiva, anche pulita nelle giocate e sono subito due le chance in avvio con Caicedo la prima (colpo di testa sul fondo) e con Immobile la seconda (stop e girata fuori d’un soffio). È il preludio al vantaggio della Lazio che arriva al 9’ e con chi se non con Re Ciro? Marusic sgroppa a sinistra e pennella al centro, Immobile viene lasciato colpevolmente solo da Maksimovic e con una girata di testa fantastica buca Ospina sotto l’incrocio dei pali. Ottavo centro in campionato per Immobile. Nettamente meglio la Lazio che va vicina al bis: punizione pennellata di Luis Alberto e Luiz Felipe da ottima posizione non trova la misura giusta di testa. Il Napoli è dormiente, ma dà segnali di risveglio al 18’, Petagna si beve Hoedt sulla sinistra, penetra in area e scarica su Fabian Ruiz che piazza il mancino ma trova Reina attento; l’azione prosegue ed è ancora il grande ex a dire no sul tiro-cross di Zielinski. La Lazio, dopo un avvio scoppiettante, decide di ritirare il piede dall’acceleratore, si ritrae, invita quasi il Napoli a uscire, lo aspetta per poi ripartire. La squadra di Gattuso ci prova, ma è poco lucida, molto imprecisa nella gestione della palla in fase offensiva e così la partita stagna soprattutto in mezzo al campo, diventa rude, con diversi contatti fallosi e gialli che piovono da ambo le parti con Escalante, Immobile e Hoedt che finiscono sul taccuino di Orsato. Al 38’ proteste laziali per un fallo di Koulibaly su Milinkovic a ridosso dell’area, il senegalese era già ammonito, ma per l’arbitro l’infrazione sul 21 laziale non è meritevole di secondo giallo. 

IL SIGILLO DEL MAGO - Il Napoli prova a prendere in mano le redini della partita, ma è Maksimovic a mettere il piede su una combinazione Caicedo-Luis Alberto e salvare Gattuso perché il Mago si sarebbe trovato a tu per tu con Ospina. Azzurri leggermente più convinti rispetto alla prima frazione e che fanno incetta di corner nei primi minuti senza però impensierire granché la difesa biancoceleste. Gattuso fa due cambi al 54’ con Manolas ed Elmas che entrano al posto di Koulibaly (acciaccato) e Politano. La Lazio è lì, vigile, pronta a sfruttare l’errore altrui, l’errore di Mario Rui che sbaglia un pallone in uscita che Escalante recupera e scarica su Immobile, Ciro vede l’accorrente Luis Alberto che con il destro a giro piazza la palla all’angolino e beffa Ospina. Il Mago esulta correndo verso Inzaghi e sollevando al cielo l'allenatore. Un gesto bello, un simbolo dell'unione dello spogliatoio. Il primo cambio della Lazio arriva al 66’ con Muriqi, al rientro dopo l’infortunio, al posto di uno stanco Caicedo. Lazio in controllo, brava nella gestione, nello smorzare la reazione del Napoli che, però, si insidioso su palla inattiva al 70’ ed è provvidenziale Muriqi a contrastare Maksimovic sulla punizione calciata da Ghoulam. Gattuso perde anche Lozano per infortunio (al suo posto Malcuit) e continua a lamentarsi con i suoi per un atteggiamento che viene considerato dal tecnico “troppo molle”. Uno degli ultimi a mollare, negli azzurri, è Petagna che riceve e si gira dal limite, ma Reina è attento e para a terra. Inzaghi dà spazio anche a Cataldi e Pereira, togliendo Immobile ed Escalante quando il cronometro dice che i minuti sono 79 e proprio l’ex Manchester United prova ad approfittare di uno svarione di Maksimovic, ma Manolas è attento e devia in angolo. Ripartenza biancoceleste a pochi secondi dal 90’, Muriqi per Pereira che prova il destro incrociato senza però trovare lo specchio. Pochi sussulti durante il recupero, vince la Lazio ed è successo meritato. 

Pubblicato il 20/12