Lazio, il Salisburgo ti mette le ali: 4-2 all’Olimpico, semifinale più vicina

Pubblicato il 05/04 alle 23:01
06.04.2018 07:10 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, il Salisburgo ti mette le ali: 4-2 all’Olimpico, semifinale più vicina
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Succede di tutto in un Olimpico strapieno, ma l’unica cosa che conta è che la Lazio porta a casa la partita. 4-2 al Salisburgo, la semifinale è più vicina in attesa del ritorno tra una settimana, in Austria. Vantaggio immediato di Lulic, poi rigore regalato agli austriaci segnato da Berisha. Furia Inzaghi, furia tifosi. Nel secondo tempo Parolo riporta avanti i biancocelesti, Minamino fa 2-2. Prima Felipe Anderson, poi Immobile fanno calare il poker. Il regalo di compleanno per Inzaghi è servito.

LE FORMAZIONI - Inzaghi con i titolarissimi. L’unico dubbio della vigilia è presto sciolto: gioca Luis Alberto alle spalle di Immobile, con Felipe Anderson pronto a partire dalla panchina. In difesa confermata la linea Luiz Felipe, de Vrij e Radu. Torna dal primo minuto Milinkovic dopo i problemi muscolari. Sulle fasce Basta e Lulic. Salisburgo di Rose con un classico 4-4-2, molto veloce e tecnico.

CHE NERVI - Stadio Olimpico strapieno, una bolgia. La Lazio inizia subito forte: cross basso di Basta, Immobile non arriva, Lulic a rimorchio sì. Il capitano di piattone trova l’angolino lontano per l’1-0. Si alza la difesa del Salisburgo, gli austriaci iniziano a spingere. Si combatte soprattutto a centrocampo: ritmo altissimo, tanti errori, poche occasioni vere. Poi l’episodio che cambia la partita: rigore generoso visto dall’addizionale, non dall’arbitro, per un fallo di Basta su Dabbur. Proteste su proteste, ma il fischietto romeno Hategan indica il penalty. Berisha non sbaglia. Al 33’ negato invece un rigore solare ad Immobile. Così non va. Sale la tensione, anche sugli spalti. Milinkovic sul finale di primo tempo si divora il 2-1 di testa. Si va negli spogliatoi con Inzaghi che protesta con gli arbitri. Ma serve un’altra Lazio.

RABBIA - È una Lazio arrabbiata quella che rientra in campo. Lulic allarga bene per Luis Alberto, palla dentro per Marco Parolo, che di tacco fa il 2-1. Di nuovo biancocelesti in vantaggio dopo 49’. Ulmer ci prova con il mancino, Strakosha c’è. Ma quanta fretta nell’impostare e quanti errori. Inzaghi fa un doppio cambio al 65’: fuori Luis Alberto e Basta, dentro Felipe Anderson e Patric. Lo spagnolo non prende benissimo il cambio, ma questa è un’altra storia.

Fuori Gulbrandsen, dentro Minamino per il Salisburgo. Mossa giusta: il giapponese fa il 2-2 un minuto dopo essere entrato. Tutto da rifare. Ci pensa Felipe Anderson, che mette il turbo, si infila nella difesa austriaca e buca Walke per il 3-2. Non è finita: Leiva diventa Pirlo, palla perfetta per Immobile che vale il poker. 4-2 al 76', una Lazio infinita. Walke evita il quinto gol su Ciro. Il bomber esce tra gli applausi, dentro Caicedo, che spaventa subito il portiere. L'ultima occasione è per Patric, palla a due centimetri dal palo. Si chiude così una serata emozionante.