L'AVVERSARIO - Poche vittorie e pochi gol all'attivo, la Dea se la gioca a viso aperto all'Olimpico

13.12.2014 11:30 di  Matteo Botti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti - Lalaziosiamonoi.it
L'AVVERSARIO - Poche vittorie e pochi gol all'attivo, la Dea se la gioca a viso aperto all'Olimpico
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Trasformare i fischi ed i mugugni in applausi. Contro il Cesena, all’Atleti Azzurri d’Italia nell’ultimo turno, l’Atalanta c’è riuscita. I nerazzurri sono andati sotto, hanno subìto gli acuti di Defrel. Colantuono ha riorganizzato uomini ed idee ed a cavallo tra primo e secondo tempo, la Dea è tornata a galla. Tre punti di fondamentale importanza, che allontanano la zona calda. Una rimonta insperata, soprattutto perché nel corso della stagione gli orobici avevano trovato soltanto 5 volte la rete avversaria. Per decretare l’esonero di Bisoli sono serviti 3 gol. Il ritorno alla vittoria, che mancava dal 19 di ottobre (1-0 al Parma), permette a Cigarini e compagni di affrontare la trasferta capitolina con un pizzico di serenità in più. La richiesta di strada da parte della Lazio di Pioli cozza con le intenzioni bellicose della truppa di Colantuono

MAL DI GOL – L’attacco non convince, per quanto in estate il reparto sia stato rinforzato a dovere. Denis non sta regalando lo stesso quantitativo di realizzazioni al quale aveva abituato i supporters atalantini negli ultimi anni. Bianchi ha ormai imboccato una rapida parabola involutiva. Poca confidenza in zona gol, il capocannoniere si chiama Richmond Boakye, al rientro in gruppo dopo le 2 giornate rimediate contro la Roma. Colantuono ha cercato, nel corso della stagione, di apportare i giusti correttivi. Grande ricorso al turnover, ma la quadratura è ancora lontana, per una compagine che non dovrebbe sulla carta far troppa fatica a salvarsi con l’organico a disposizione. Per l’anticipo di stasera all’Olimpico, i nerazzurri saranno ancora schierati secondo le linee del 4-4-1-1. Accantonato dunque il centrocampo a 3, i bergamaschi proveranno a chiudere ogni varco ai biancocelesti, per poi ripartire repentini in contropiede sfruttando la velocità degli esterni. Davanti a Sportiello, segnalatosi come uno dei migliori numeri 1 del torneo, Benalouane, Stendardo, Cherubin e Dramé comporranno la retroguardia. Una delle più organizzate, se si contano le sole 15 reti al passivo. Nella zona nevralgica del campo, Cigarini e Carmona fronteggeranno l’inedita cerniera a 3 delle Aquile. Ai loro fianchi, Colantuono sarebbe entrato nell’ordine d’idee di sganciare D’Alessandro e Papu Gomez, insidiati dalla concorrenza di Molina e Migliaccio – nel caso di una mediana più coperta -. Chi è certo di un posto è Maxi Moralez, a muoversi tra le linee. Davanti all’ex folletto di Velez e Racing, fiducia al Tanque Denis. L’ex di turno Bianchi rimane in ballottaggio. Il tecnico della Dea ha speso ieri parole d'elogio sul suo conto, ma difficilmente l'ex felsineo riuscirà a sgraffignare i gradi di titolare al capitano argentino.

Atalanta - (4-4-1-1) Sportiello; Benalouane, Stendardo, Cherubin, Dramé; D'Alessandro, Cigarini, Carmona, A. Gomez; Moralez; Denis A disp. Avramov, Frezzolini, Bellini, Scaloni, Biava, Del Grosso, Migliaccio, Baselli, Molina, Bianchi, Boakye. All. Colantuono