FOCUS - Inzaghi contro ogni tabù: la Lazio torna a battere il Genoa a Marassi dopo sette anni

18.09.2017 08:31 di  Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Inzaghi contro ogni tabù: la Lazio torna a battere il Genoa a Marassi dopo sette anni
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© foto di Federico Gaetano

Molto più che un tabù. Una sfortuna patologica, una maledizione che inchiodava la Lazio da quel 25 aprile 2010. Sette anni fa: bisogna scavare così tanto per ritrovare una vittoria al Ferraris contro il Genoa. Ieri Bastos e la doppietta di Immobile, allora Dias e Floccari, a ribaltare una sfida piegata già all'ottavo minuto dal gol di Palacio. E pensare che anche ieri sera il campo stregato del Ferraris sembrava dover continuare a dire la sua: nonostante la prestazione dei biancocelesti, nonostante il vantaggio già al 13', qualche amnesia di troppo in difesa - specialmente sul primo gol genoano - ha rischiato di vanificare tutto permettendo ai rossoblù di raggiungere la Lazio per due volte. Ma i capitolini sono più forti di tutto, anche dei tabù, anche della sfortuna più nera. Prima la Juventus, poi il Genoa. Inzaghi vuole soverchiare tutta la cabala biancoceleste. Questo mister non sarà un mago, ma la sua Lazio sa imporsi anche sui sortilegi. 

TRA INFORTUNI E SCONFITTE - Dopo quella vittoria nel campionato 2009/2010, la Lazio aveva inanellato uno score da panico in casa del Grifone. Quattro sconfitte e tre pareggi. Raccogliere i tre punti, a Marassi, sembrava sempre più un miraggio. Potrebbe già bastare questo per descrivere una sfortuna irriguardosa che da sette anni faceva tribolare i laziali. E invece, spesso ci si sono messi anche gli infortuni. Per stessa ammissione di mister Inzaghi, "Genoa non è mai semplice per noi". A maggior ragione se il peggio che può capitare non è perdere: dagli infortuni di Gentiletti, Biglia e Basta nel settembre del 2014, fino al catastrofico incontro del febbraio 2012, in cui la Lazio perse quattro giocatori - Hernanes, Rocchi, Garrido e Stankevicius. Senza dimenticare la sfida  proprio un anno dopo, quando Manfredini fermò Miro Klose e quel fallaccio killer dell'ex Matuzalem costrinse Cristian Brocchi a chiudere anzitempo la sua carriera. Un campo impietoso, per i laziali, che oltre agli infortuni hanno visto spesso sventolarsi il cartellino rosso davanti alla faccia. Nel febbraio 2012 era Diakité, a marzo 2014 Ledesma. Il 21 settembre 2014 veniva espulso invece de Vrij. Niente più rossi tra le fila laziali fino allo scorso 15 aprile, giorno in cui veniva allontanato dalla panchina mister Inzaghi. Una sfida che si faceva sempre più nervosa e che portava la direzione arbitrale a cacciare prima il tecnico piacentino, poi Ivan Juric.  

GENTILETTI - Croce e delizia, a Marassi. Croce perché proprio contro il Genoa al Ferraris, Santiago si infortunò interrompendo una stagione che dopo l'esordio con il Cesena sembrava promettere benissimo. Delizia, invece, non solo per quel gol contro la Sampdoria al rientro in campo dopo il lungo stop, ma anche perché - non ce ne voglia il buon Santiago - nel terzo gol dei capitolini di ieri sera c'è proprio il suo zampino. Un errore che si trasforma in un perfetto assist e che permette a Ciro Immobile di chiudere la sfida. Un episodio che dona ai tifosi della Lazio la gioia della terza vittoria consecutiva in campionato - quarta considerando anche l'Europa League - e che finisce per colorarsi di spontanea ironia. "Laziale fracico", "vecchio cuore biancoceleste", "Gentiletti ha Immobile al fantacalcio", scherzano sui social o nell'etere radiofonico i suoi ex tifosi. D'altronde, a malincuore il centrale, al termine della sfida, deve accettare di aver fatto un grosso regalo ai suoi vecchi sostenitori. Voltando pagina e cercando di dimenticare quel colpo sfortunato (beh, dipende dai punti di vista). Al di là delle battute, è Perin il primo a consolare l'argentino per quell'incredibile intervento che finisce per costare così caro alla propria squadra. Partita rocambolesca e finale d'applausi. La Lazio viaggia sulle ali dell'entusiasmo verso la sfida al Napoli di mercoledì.