ESCLUSIVA - La Premiata intervista: Pino Insegno vs Roberto Ciufoli

Mancano poche ore. La città si divide in due. Gli amici diventano nemici, i fratelli avversari. E’ il caso anche di Pino Insegno e Roberto Ciufoli, compagni di lavoro ma separati nella fede. Condividono i palchi di tutta Italia, ma gli spalti dell’Olimpico li dividono. Dal 4 marzo torneranno al Teatro Ghione con lo spettacolo "Un marito per due" ideato dal fratello di Pino, Claudio, in quella che si prospetta essere una delle commedie più esilaranti della stagione. Roberto Ciufoli e Alessia Navarro completano il cast. La redazione de Lalaziosiamonoi.it ha raggiunto telefonicamente i protagonisti della Premiata Ditta per un’intervista doppia in vista del derby di domani.
Dove vedrai la partita?
INSEGNO: “Allo stadio con i miei figli, in tribuna. Ci sarà anche mia moglie che però è della Roma e starà da un’altra parte”.
CIUFOLI: "Questo ancora non lo so. Non credo di riuscire ad andare allo stadio e quindi probabilmente la vedrò in un bar vicino casa. E’ l’alternativa migliore alla curva. Una situazione multietnica ed è divertentissimo".
Una scaramanzia prima del derby?
INSEGNO: “Normalmente ce l’ho dopo la partita. Esco dieci minuti prima, mi fermo sempre allo stesso semaforo e lì all’ultimo minuto hanno segnato sia Behrami che Klose. E perciò credo che farò la stessa cosa anche questa volta”.
CIUFOLI: “Nessuna, non ce l’ho nemmeno prima degli spettacoli. Avrò una sciarpetta, quello sì”.
Che partita sarà?
INSEGNO: “Bella, per me sarà una grande partita. Perché l’unica squadra che per il momento può competere con la Roma, è incredibile a dirsi, è la Lazio. Grazie alla cura Bollini-Reja la Lazio ha trovato la quadratura del cerchio e un po’ di fiducia in sé stessa. Siccome la Roma ha molto più da perdere rispetto a noi, protendo per una bellissima partita da parte di tutte e due ma Lazio ha delle buonissime chance. L’importante è che Reja non abbia paura di mettere la squadra migliore in campo”.
CIUFOLI: “Sicuramente molto combattuta. Oltre ad essere un derby, per quanto ci riguarda è un momento importante anche per il campionato quindi sarà sicuramente una partita tosta. La Lazio sicuramente non vorrà mollare il colpo. E’ una squadra che adesso sta giocando bene: paradossalmente il dopo Hernanes è meglio del prima”.
Pronostico secco.
INSEGNO: “2 a 1 per la Lazio”.
CIUFOLI: “Non te lo dirò mai!- gli facciamo notare che questa è una scaramanzia - Lo penso ma non lo dico (ride, ndr)".
Uomo partita?
INSEGNO: “L’uomo partita sarà Keita, se gioca”.
CIUFOLI: “Spero non sia De Sanctis. O almeno, spero per noi che non sia De Sanctis”.
Reja o Garcia?
INSEGNO: “Sono due facce di una medaglia particolare. Garcia è sicuramente un “Fabio Capello francese”, un po’ più disponibile. Però Reja mi dà fiducia, gli lascerei le chiavi di casa. Non perché Garcia rubi. A Reja gli lascio le chiavi perché sono sicuro che quando torno trovo lui che mi aspetta. Se do le chiavi a Garcia magari il giorno prima c’è stata una festa”.
CIUFOLI: “Garcia. Mi ispira più simpatia”.
C’è rivincita per il 26 maggio?
INSEGNO: “No, mai. Non è questa la partita della rivincita”.
CIUFOLI: “Da una parte sì. Roma-Lazio ogni volta è una rivincita della partita prima. Il derby non è una partita è un qualcosa di diverso. Quindi è sempre una rivincita a qualcosa che c’è stata prima. O c’è da vendicare l’autogol, o ci sono i quattro derby vinti dalla Lazio. E' sempre una rivincita”.
Differenze sulla gestione societaria tra Lazio e Roma.
INSEGNO: "Non so cosa è successo alla Roma. Se il 26 maggio fosse capitato a noi saremmo falliti. Invece la Roma grazie a una banca ha trovato degli investitori all’estero. L’unica cosa che posso invidiargli è Sabatini, che ha le idee giuste. Per quanto riguarda la Lazio non entro nel merito della gestione della società".
CIUFOLI: “Nonostante mi sembri un po’ particolare la gestione della Roma, continuo a preferirla. Lotito lo vedo troppo lunatico, per usare un termine diplomatico”.
Domanda per Pino: vista la cessione di Hernanes, quali sono i demeriti della società biancoceleste?
INSEGNO: "Bisognerebbe capire come è andata veramente. Io le lacrime di Hernanes non le capisco. Nonostante abbia ringraziato tutti, dal presidente ai tifosi, se non ha accettato il rinnovo vuol dire che aveva deciso di andare via. Questo non vuol dire che i sostenitori biancocelesti abbiano torto o ragione a prendersela con la società. Io non discuto né i tifosi, che sono miei amici, né il presidente. Hernanes è andato via per evitare un nuovo caso Pandev. Do tempo alla società per stupirmi con dei buoni acquisti".
Domanda per Roberto: visto l’andamento in campionato quali sono i meriti della società giallorossa?
CIUFOLI: “Per me in questo momento è un fatto di trasparenza. Non abbiamo sentito più parlare della società. Si vede solo Garcia. Evidentemente hanno puntato tutto su di lui, gli hanno dato fiducia, e probabilmente si tengono un po’ in disparte. La non incombenza della società mi sembra un merito”.
Cosa vi aspettate dal mercato estivo, rispettivamente, di Lazio e Roma?
INSEGNO: “Spero solo in una gestione oculata del denaro ottenuto dalla cessione di Hernanes, magari con degli acquisti importanti a giugno”.
CIUFOLI: “Con l’arrivo di Nainggolan il centrocampo sta messo bene. La difesa è compatta. Tutto sommato potremmo comprare solo un giovane da coltivare. Se dovessi cercare qualcosa, sceglierei qualcuno da metà campo in avanti perché nel momento in cui manca Gervinho sentiamo la mancanza di qualcuno che dia profondità”.
Una battuta a Roberto?
INSEGNO: "Vada come vada io sentirò sempre il vento tra i capelli".
Una battuta a Pino?
CIUFOLI: “Mi dispiace! Dirlo dopo è troppo facile, allora glielo dico subito...”.