Auf Wiedersehen Champions, tracollo Lazio alla BayArena

Pubblicato il 26 agosto alle ore 22.35
27.08.2015 06:53 di  Matteo Vana  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it
Auf Wiedersehen Champions, tracollo Lazio alla BayArena
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Ci aveva creduto la Lazio, i suoi tifosi l'avevano spinta a gettare il cuore oltre l'ostacolo, ma i biancocelesti non riescono nell'impresa. Si torna a casa con una valigia di rimpianti, le aquile non sono ancora pronte per calcare certi palcoscenici. La prima occasione è laziale, ma è un fuoco di paglia. Kiessling colpisce l'incrocio, il primo campanello d'allarme non sveglia gli uomini di Pioli, il rigore negato ai biancocelesti dovrebbe far capire che tipo di serata sarà. A rendere tutto più chiaro ci pensa Çalhanoğlu, la carambola causata dall'incomprensione tra Berisha e de Vrij finisce sui suoi piedi per il più semplice degli 1-0. La ripresa, se possibile, è ancora peggio: il raddoppio tedesco arriva in apertura, a firmarlo Mehmedi su svarione di Mauricio. Il difensore  - insieme all'arbitro - completa la serata no rimediando due gialli in pochi minuti. In 10 contro 11 la Lazio non può nulla, il tris calato da Bellarabi è una sentenza. Niente impresa, il cielo non è biancoazzurro sopra Leverkusen. 

FORMAZIONI - Pioli conferma quanto fatto trapelare alla vigilia, c'è Onazi a prendere il posto di Biglia. Per il resto formazione tipo al netto degli infortunati. Mauricio vince ancora il ballottaggio con Gentiletti, in avanti fuori Kishna, Felipe Anderson riprende il suo post nei tre davanti. Bayer Leverkusen che conferma 10 giocatori su 11, l'unica novità è Mehmedi al posto di Son.

PRIMO TEMPO - La BayArena è una bolgia, il Bayer Leverkusen crede all'impresa. I tedeschi vogliono la remuntada, ma è la Lazio a partire favorita. I biancocelesti iniziano bene, Keita e Felipe Anderson avrebbero l'occasione giusta per indirizzare il match nel verso giusto quando le lancette non hanno ancora completato il quinto giro, ma Leno è bravo e fortunato. La squadra di Pioli appare distratta, in difesa si balla paurosamente. Ritmi alti, ma sono le Aspirine a rendersi più pericolose: Çalhanoğlu fa le prove su punizione, poi scalda il piede servendo l'assist per Kiessling, Berisha la guarda, ma è l'incrocio dei pali a dire no. Sembra la gara dell'andata, quando il Bayer pressa la Lazio ecco che arriva l'occasione per Keita: l'attaccante accelera, prova a seminare Tah che stavolta lo trattiene, poi cade prima che Leno devi in calcio d'angolo. Lo spagnolo si lamenta, al replay il tocco di mano del difensore tedesco pare evidente. Stavolta il lieto fine non c'è, in Germania anche la fortuna parla tedesco. Incomprensione Berisha- de Vrij, la frittata è fatta: la palla capita a Çalhanoğlu, il più in forma del Bayer, quando è destino c'è poco da fare. La prima frazione termina praticamente qui, la Lazio ha già vanificato quanto fatto di buono all'Olimpico.

SECONDO TEMPO - La ripresa presenta gli stessi interpreti della prima frazione, anche la fortuna sembra vedere solo il colore rosso. E quando la malasorte incontra la disattenzione c'è poco da fare: Mauricio sbaglia l'anticipo, Mehmedi ringrazia. Neanche il tempo di mettere la freccia, niente multa per i tedeschi, sorpasso effettuato. In campo c'è una sola squadra; Bender, Bellarabi, Kiessling, tutti cercano gloria, ma il protagonista è ancora l'arbitro, con la supervisione di Mauricio. Il brasiliano prima prende un cartellino incomprensibile ai più, poi ci mette del suo stendendo Kissling. La somma dei gialli fa un rosso, francamente esagerato. Pioli corre ai ripari, dentro Gentiletti, prima lo aveva anticipato Kishna. La partita si incattivisce, Parolo e Lulic finiscono sul taccuino del fischietto spagnolo. Esordisce anche Morrison, 10 minuti per cercare il mircolo. L'inglese, però, predica nel deserto, la Lazio non riesce a reagire. La parola game over la scrive Bellarabi, il contropiede perfetto lo mette in scena in Bayer, la Lazio è schienata. La Germania stavolta è fatale, il miracolo italiano in terra tedesca è già avvenuto qualche anno fa, al destino non piace ripetersi. La Lazio esce dalla Champions, è il Bayer Leverkusen a conquistare i gironi. Per l'aquila non ci sono i cieli limpidi dell'Europa che conta da esplorare, ma i polverosi campi dell'Europa League.