RIVIVI LA DIRETTA - Reja tra Inter, Zarate e futuro: "Conquistare la Champions sarebbe il giusto premio... Se Maurito torna è un valore aggiunto... Vorrei continuare questo progetto" - VIDEO
Fonte: Marco Ercole - Lalaziosiamonoi.it
FORMELLO - Potrebbe essere la partita che vale una stagione. La Lazio domenica contro l'Inter proverà a riacciuffare quel sogno Champions sfuggitogli nell'ultimo periodo. Purtroppo adesso è tutto nelle mani dell'Udinese che giocherà sul difficile campo di Catania, ma i biancocelesti di Reja dovranno fare tutto il possibile per chiudere il campionato nel migliore dei modi. Come di consueto, il tecnico goriziano prenderà la parola nella consueta conferenza stampa della vigilia di quella che potrebbe essere la sua ultima partita sulla panchina della Lazio.
Partita fondamentale? «Abbiamo un'opportunità e non dobbiamo farcela sfuggire. L'Inter è una squadra forte, non sarà facile, ma noi siamo consapevoli della nostra forza e il ritrovamento di Klose ci dà maggiore fiducia. Abbiamo lavorato bene, c'è la convinzione di fare bene e augurarsi che il risultato ci dia ragione».
Come giudica l'annata di Zarate? «Non è facile giocare in una squadra come l'Inter. La mia impressione è che questa esperienza gli sia servita, ha accettato la panchina, è stato tranquillo. Se dovesse tornare alla Lazio sarebbe un giocatore maturato dal punto di vista caratteriale e potrebbe fare una grandissima annata».
Dove si immagina il 15 luglio? «Con il Presidente ne ho parlato anche ieri di alcuni giocatori. Parliamo in prospettiva futura e a parte gli screzi di qualche mese fa abbiamo un ottimo rapporto. Indipendentemente da tutto credo che la Lazio cercherà di fare bene e di accrescere il valore della squadra. Io non so dove sarò, la programmazione penso che sia naturale, dipenderà anche da dove saremo noi».
Cosa pensa di Stramaccioni? «Ha dato linfa vitale all'Inter. Era un po' spenta, la sua entrata ha dato vigore, convinzione. Ha cambiato qualcosina dal punto di vista tattico. Ha trovato giocatori che venivano da infortuni, pronti dal punto di vista fisico. Ha grande meriti, ha dato l'impressione di avere grande personalità e di trovare un accordo con il gruppo, cosa difficilissima. Grande merito dell'approdo dell'Inter in Europa League, perché non penso che gli competa il discorso Champions, perché il Napoli in casa vincerà».
Domani Cana o Gonzalez? «Sono scelte che farò domani. Gonzalez ha giocato spesso sulla parte di destra, fare il mediano non è proprio la sua caratteristica. Cana è più portato, però vedendo quello che ha fatto domenica potrebbe giocarci anche Gonzalez».
Domani dobbiamo tifare Montella? «Intanto pensiamo a noi. Quello che conta è che la Lazio faccia una grande prestazione, ho sentito che ci sarà una grande cornice di pubblico ed è motivo di grande soddisfazione e gratificazione per i ragazzi. Vincere sicuramente ci darebbe una mano a completare un'annata fatta di alti e bassi. Abbiamo vinto con Milan e Napoli, altre squadre sono andate vie perdendo dall'Olimpico. Mi auguro che anche domani ci possa essere questo risultato. L'Udinese sta tornando ad essere in condizione, con il recupero di alcuni giocatori. Fuori casa sanno ripartire bene in contropiede, mi auguro che il Catania voglia fare la partita giusta, non è chiaramente un campo facile. Ma conta la prestazione della Lazio».
Il suo futuro dipende dal piazzamento finale? «Non penso che le valutazioni su un allenatore si possano trarre da una gara. Il lavoro si vede nell'arco del campionato, poi la società valuterà cosa ha fatto il tecnico. Non si può valutare il lavoro in una partita, ci conosciamo da tempo e la valutazione verrà fatta complessivamente».
Ederson e Breno possono rientrare nel progetto Lazio? Ed Hernanes? «Hernanes è un giocatore di grande valore, un patrimonio della società. Gli altri due sono stati visionati, ma non ci sono certezze. Sono monitorati come tanti altri, Tare avrà parlato con i loro procuratori. Si iniziano tante trattative poi bisogna vedere quelle che vanno in porto. Dal punto di vista tecnico non posso dire se possono essere adatti a un progetto societario perché ci sono tante componenti».
Che tipo di partita dovrà fare la Lazio domani? «Sappiamo bene del valore di questa squadra e delle sue qualità. Ha ritrovato la vena di Milito che non sbaglia più niente. Sta facendo cose straordinarie. Zanetti sembra che non finisca mai, ma non solo lui. Dietro hanno qualità importanti. A noi il compito di aggredirli e non farli ragionare per giocare a ritimi alti. Se vogliamo avere ragione dobbiamo cercare di fare la partita, quando abbiamo adottato questo sistema di gioco abbiamo avuto ragione».
Modulo in caso di assenza di Biava potrebbe far arretrare il raggio di azione di Lulic? «Lulic non è ancora al 100%, la prima partita l'ha fatta domenica quindi metterlo subito terzino non mi sembra probabile. Anche perché ci dà equilibrio dalla metà campo in avanti a prescindere dal recupero di Biava. Se lui non c'è giocheremo più o meno come la gara precedente».
Si aspettava che non venisse convocato Zarate? «Il benzinaio mi ha detto che Zarate è passato in macchina e ha fatto il pieno qui vicino a Formello e non me lo aspettavo. Stramaccioni ha sempre giocato con le due mezzepunte ma non è un discorso che attualmente mi crea problemi. Evidentemente avrà avuto i suoi buoni motivi, nelle valutazioni tecnico-tattiche».
Klose parte dall'inizio? «E' bene che giochi dall'inizio. Sta bene fisicamente e di testa. Ha acquisito sicurezza in settimana. Non posso aspettarmi il 100% ma anche all'80% è un buon risultato».
Vorrebbe essere l'allenatore della Lazio il prossimo anno? «Ho dato tanto a questa società. Sono sempre a Formello a studiare e vedere cassette. Ho sempre dato il massimo e sarei felice di poter rimanere e poter dare seguito e continuazione a questo progetto che non è ancora arrivato al termine. Da quando sono arrivato ci sono state tante cose da fare, tagliare qualcosa per metterne altre. Se quest'anno non avessimo avuto i problemi che abbiamo avuto a quest'ora saremmo già in Champions, soprattto la mancanza di Klose è stata determinante. A quest'ora saremmo già in porto considerando i valori di questo campionato. L'anno scorso con 66 punti siamo arrivati quinti».
Se finisse così il campionato, Europa League guadagnata o Champions persa? «Rammarico resta, perché la Champions era alla nostra portata considerando anche le ultime partite come sono andate a finire. Con il Siena non abbiamo avuto molta fortuna ma le altre erano assolutamente alla nostra portata, mi prendo le responsabilità ma raggiungere due anni di fila l'Europa League non è semplice, nel campionato italiano soprattutto essere sempre protagonisti è un buon risultato. La matematica ci fa ancora sperare, sarebbe un coronamento arrivare al terzo anno in Champions League. Sarebbe qualcosa di straordinario per me, ma sopratutto un premio meritato per i ragazzi».
Zarate troverebbe spazio nella Lazio del prossimo anno? «Se dovessimo proseguire su questo modulo sarebbe un valore aggiunto. Potrebbe giocare a sinistra e a destra dando molte possibilità. Un giocatore sicuramente di qualità».
Montella farà il suo dovere secondo lei? «Montella e il Catania farà il proprio dovere. Non dipenderà solo da loro, ma anche dalla condizione che avrà l'Udinese. E' una squadra forte e i punti che ha li ha guadagnati sul campo e può andare a vincere da qualsiasi parte».
Cosa manca a questo progetto per crescere ancora? «Manca ancora qualche cosa, anche l'organico. Cercare di completare dove c'è qualche carenza. Io confermerei in blocco questa squadra, aggiungendo qualcosa per migliorare. A inizio anno ci siamo mossi bene, poi chiaramente qualcosa non è andato a buon fine ma ci sta. Quello che mi è spiaciuto in modo particolare è la partenza di Sculli che mi ha chiesto di andare via per motivi personali. Il ragazzo aveva espresso questo desiderio e mi è dispiaciuto molto. Avremmo avuto qualche alternativa in più e ci avrebbe dato una grossa mano».