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PAGELLE Spezia - Lazio, Milinkovic col pennello! Serial-Ciro: non ne risparmia una...

di Carlo Roscito
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it

REINA 6,5: Confermato tra i pali, un paio di minuti e mette già la manona sulla botta di Estevez. Regala serenità ai compagni nel gioco coi piedi e nelle uscite: a parte l’intervento iniziale non è costretto a parate super. Nzola lo secca a giro col mancino.

LUIZ FELIPE 5,5: Non era titolare da Lazio-Juventus dell’8 novembre. Un mese con pochissimi minuti nelle gambe e si vede: un po’ impacciato, spesso rischia troppo invece di badare al sodo. Ha qualche giustificazione, ma poteva fare meglio.

Dall’88’ HOEDT sv

ACERBI 5,5: Comanda la linea, però non rasenta la perfezione come al solito. Forse si fanno sentire le fatiche di Champions: Nzola lo punta, gli lascia il sinistro confidando di riuscire a chiudere in extremis in scivolata.

RADU 6: Una svirgolata nel primo tempo, poi tra i tre difensori è quello che va meno in sofferenza. Rientrava dall’inizio dopo il riposo europeo a Dortmund.

LAZZARI 6,5: Tanta corsa, accelerazioni col turbo acceso. Manca un pizzico di precisione nelle azioni a campo aperto, come nella ripartenza in cui potrebbe servire Pereira involato verso la porta di Provedel. Contributo prezioso in ogni caso.

MILINKOVIC 7,5: Decisivo, come assist-man e con una punizione da urlo: strappa il pallone a Maggiore e regala a Immobile il filtrante del vantaggio, poi si mette in proprio e la pennella sotto l’incrocio sul palo del portiere. Inzaghi gli risparmia l’ultimo quarto d’ora, basta e avanza tutto quello che fa nei primi 45 minuti.

Dal 74’ PAROLO 6: Prova ad alzare ulteriormente le difese immunitarie della Lazio.

LEIVA 6: Un paio di chiusure puntuali, “alla Leiva”. Ma il filtro davanti alla difesa non sempre è efficace e lo Spezia riesce a rendersi pericoloso. Resta fondamentale nel pressing in avanti e con un’intelligenza tattica superiore a tutti gli altri.

Dal 74’ ESCALANTE 6: Entra per aiutare la squadra a resistere agli assalti finali dello Spezia. Subisce un fallaccio che si trasforma inspiegabilmente in una punizione per gli avversari.

LUIS ALBERTO 6: Il manifesto della superiorità tecnica: tocchi di punta e di suola, è un ballerino palla al piede. Buona prestazione: non da vero Mago, comunque efficace nella gestione dei palloni che scottano. Velocizza o rallenta la manovra a proprio piacimento.

Dal 59’ AKPA AKPRO 6: Mezzora a fare la lotta in mezzo al campo, Inzaghi aggiunge muscoli a centrocampo sopra di due gol. Dinamico e utilissimo.

MARUSIC 6: Prestazione senza errori, fatta di attenzione, con poche discese sulla fascia mancina. Porta a casa la sufficienza senza dubbio.

PEREIRA 5,5: Un vero peccato, quella bandierina alzata nei minuti di recupero: era stata la sua giocata migliore, una percussione a testa bassa fino alla stoccata del 3-1, poi annullato per questione di centimetri. In campo per l’intera gara, fa rifiatare Correa accendendosi a intermittenza. Si è meritato la chance nel secondo tempo di Dortmund.

IMMOBILE 7: Niente, non ne grazia una di squadra: alla prima fuga è già 1-0, la piazza tra le gambe di Provedel e spiana la strada alla Lazio. Continua a viaggiare a una media di un gol a partita. Determinante, trascinatore, leader. Con uno così è tutto più semplice, si parte sempre da una rete di vantaggio.

Dal 59’ CAICEDO 6: Partecipa alla porzione di gara più complicata, quella in cui bisogna soltanto stringere i denti. Era stato freddo davanti a Provedel, la gioia gli viene annullata per fuorigioco.

ALL. INZAGHI 6,5: La Champions poteva distrarre, e in effetti la Lazio non è brillantissima. Contava soltanto il risultato, tutto sommato: 3 punti per ripartire anche in campionato, un po’ di sofferenza era prevedibile. Ora obiettivo ottavi di finale.


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