Lazio - Salernitana | Poker sul campo, ma all’Olimpico dominano i fischi
Contava vincere e tornare a segnare, la nuova Lazio di Tudor lo fa tra i fischi di un Olimpico stanco dei risultati stagionali dei biancocelesti. Il ko nel derby è un carico pesante per giocatori e società non vengono risparmiati per tutto il match. Il messaggio è chiaro: si tifa solo per la maglia e non per gli interpreti. Bellissima I Giardini di Marzo intonata per buona parte del primo e del secondo tempo. Tornando al campo, la doppietta di Felipe Anderson e le reti di Vecino e Isaksen regalano i tre punti alle aquile, ma il percorso verso l’Europa resta in salita.
FORMAZIONI - Confermate le indiscrezioni della vigilia con Tudor che schiera Mandas tra i pali con Patric, Casale e Gila nel reparto arretrato. Sulle mediana Marusic a destra, Kamada e Vecino come coppia centrale, mentre a sinistra tocca a Lazzari, una vera novità sull’out mancino. Felipe Anderson e Luis Alberto alle spalle di Castellanos.
PRIMO TEMPO - I risultati della Lazio e il ko del derby regalano a Luis Alberto e compagni la prima vera contestazione della stagione. Fischi, striscioni e i cori dello stadio sono indirizzati a tutti i protagonisti. Giocatori e società al centro dell’attenzione con Tudor per ora risparmiato. La squadra in campo parte bene e segna due reti nei primi quindici minuti. Felipe Anderson strappa palla a un avversario e si invola in area dove con un mancino batte Costil. Il raddoppio arriva da corner, una vera novità delle ultime stagioni, serie di batti e ribatti con Vecino che gira in porta dopo un fallo di mano. La Lazio, però, si addormenta e al 16’ Tchaouna di testa dimezza lo svantaggio. La Lazio sembra più creativa, ma Castellanos si conferma non essere un cecchino in area avversaria. Dopo un paio di interventi di Mandas, incerti ma provvidenziali, i biancocelesti fanno tris: azione a terra tra Luis Alberto e Felipe Anderson che incrocia e batte ancora Costil. Biancocelesti che gestiscono il doppio vantaggio fino all’intervallo, mentre di pari passo prosegue la contestazione con società e giocatori ancora sul banco degli imputati.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa la Lazio gestisce il pallone e cerca il poker. Costil si supera su Luis Alberto, mentre Felipe Anderson manda alto dopo una bella iniziativa di Kamada. Hysaj rileva Marusic sulla destra, con Lazzari che rimane sulla sinistra. Brutto contrasto aereo tra Lirola e Castellanos, entrambi a terra sanguinanti. Lo spavento dura pochi minuti ed entrambi, con evidenti bendaggi, tornano in campo. L’argentino all’80’ lascia il campo a Pedro così come Luis Alberto e Vecino, sostituiti da Rovella e Cataldi. Isaksen dà fiato a Gila e il danese finisce nel tabellina: il danese entra in area e con un preciso diagonale cala il poker. La Lazio torna al successo, ma l’Europa resta lontana.