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Lazio, Pellegrini a LSC: "Abbiamo ancora delle colonne portanti. Baroni..."

di Ludovica Lamboglia

Al termine del terzo allenamento mattutino ad Auronzo di Cadore, Luca Pellegrini è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel commentando le sue emozioni: "Ci stiamo allenando bene, il mister ci fa spingere tanto, il mio primo ritiro, è tutto molto bello, ci sono le condizioni giuste per iniziare bene la stagione. Riparto da dove abbiamo finito. Nuovi? Dei nuovi abbiamo preso Noslin e Tchaouna che hanno fatto anche loro al Serie A, Dele-Bashiru è da tempo che fa la prima squadra, servirà qualche consiglio ma avendo perso giocatori importanti dobbiamo sentirci più tutti responsabili. Alcune delle colonne portanti nello spogliatoio ci sono ancora, abbiamo perso dei punti dei riferimento, dispiace a tutti quanti. Dobbiamo ripartire, non c’è tempo per guardarsi indietro. Rovella nuovo look? Non posso dire nulla, è un bellissimo ragazzo, come un fratello. Il mister ci sta trasmettendo molta positività, la voglia di fare, si vede negli allenamenti, ci fa lavorare tanto, ho visto una cultura del lavoro importante e a me piace questo. Come Luca Pellegrini cosa voglio trasmettere al mister? Preferisco parlarne con lui in privato, ma non servirà nemmeno. Il modulo è importante ma negli ultimi 6 mesi abbiamo cambiato due filosofie di gioco, una era bianco e una nero. Sarri era portato su palla, Tudor sull’uomo, adesso il mister ci ha dato delle toccate generali, nei prossimi giorni vedremo quali saranno le indicazioni specifiche. Cross? Anche se Taty ha un colpo di testa fenomenale, se si ritrova solo tra 3 difensori non ha senso mettere palla in mezzo. Quando si riempie l’area meglio il cross diventa più pericoloso, sono contento se questa mia qualità si potrà sfruttare. Europa League? Siamo a luglio, non mi piace fare previsioni e dare obiettivi. In questo momento non abbiamo punti, noi vorremo fare il meglio possibile.

Europei? Il livello che si sta vedendo quest’anno è molto alto, stiamo vedendo Nazioni che storicamente non sono state a livello delle grandi nazioni come Spagna, Italia, Germania, Inghilterra, Francia, però il calcio si sta evolvendo. La parte fisica è dove stanno lavorando tutti".

Pubblicato il 13/07


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