Lazio, fine dei tabù: 2-0 al Torino e prima gioia all'Olimpico
Finalmente arriva la prima vittoria all’Olimpico per la Lazio di Maurizio Sarri che supera per 2-0 il Torino. Sì, proprio la squadra mai battuta finora sotto la gestione del mister toscano. Due reti nella ripresa firmate da Vecino e Zaccagni che permettono finalmente alle aquile di sbloccarsi davanti al proprio pubblico al quarto tentativo e di rifiatare in classifica. Passi in avanti anche per la fase difensiva che fa registrare il primo clean sheet stagionale e concede le briciole ai granata. Prima frazione a ritmi blandi, ma ripresa finalmente ai livelli della Lazio con un Rovella cresciuto tanto con il passare dei minuti e che ha mostrato qualità, quantità e personalità. Un successo fondamentale che si spera possa portare un po’ di serenità all’ambiente e spegnere malumori e negatività.
FORMAZIONI - Sarri sorprende ancora tutti e rilancia Lazzari dal primo minuto. Marusic si sposta a sinistra, mentre al centro torna Casale vicino a Romagnoli. Sulla mediana prima da titolare per Rovella, con Vecino a destra e Luis Alberto a sinistra. In attacco tutto confermato con Felipe Anderson e Zaccagni ai lati di Immobile.
PRIMO TEMPO - Lazio che inizia più accorta, ma la prima occasione è del Torino: Vlasic calcia di potenza dal limite, Provedel respinge in qualche modo e sulla respinta Zapata calcia fuori. Lazio che fatica a costruire, ma è più accorta in difesa. Al 17’ il primo pericolo dei biancocelesti arriva da angolo con Casale che si ritrova sul piede la palla buona, ma spara alto. La squadra di Sarri è lenta e compassata e fatica a costruire gioco e il possesso palla risulta sterile. Gli ospiti giocano il loro calcio fatto di uomo contro uomo e tanta fisicità cercando i duelli individuali tra Zapata e Romagnoli. I granata perdono Buongiorno per infortunio, ma la difesa regge bene le azioni delle aquile che non impensieriscono mai Milinkovic Savic. Nel finale è anzi ancora Zapata a rendersi pericoloso, ma il suo colpo di testa è debole e Provedel blocca sicuro. Nei tre minuti di recupero non accade nulla e la Lazio esce tra i mugugni del pubblico che chiede ai sui di tirare fuori gli attributi.
SECONDO TEMPO - Inizio ripresa sempre a ritmo contenuto, ma la Lazio alza il baricentro e si affaccia più spesso in area avversaria. Al 56’ i capitolini passano: cross di Lazzari, Vecino anticipa Bellanova e la conclusione sporca batte il portiere serbo. La rete accende l’Olimpico e Juric corre ai ripari richiamando Zapata e Tameze per Radonjic e Ilic. Gli ospiti si affacciano in avanti con Lazaro che prova il tiro al volo su cross di Bellanova, palla alta sopra la traversa. La Lazio gestisce il risultato e abbassa i ritmi. Il Toro sbatte sulla difesa biancoceleste. Al 74’ doppio cambio anche per Sarri che richiama Immobile e Vecino per inserire Castellanos e Guendouzi. Biancocelesti che sfondano subito con Zaccagni che triangola con Felipe Anderson e batte Milinkovic Savic tornando al gol dopo oltre sei mesi. Lazzari esce per i crampi e lascia spazio a Hysaj, mentre Zaccagni esce tra gli applausi per fare posto a Isaksen. Il danese con gli spazi fa vedere un paio di accelerazioni importanti che portano alla rovesciata di Castellanos che esce di un niente. Poi lunga revisione del VAR per un pestone di Radonjic su Guendouzi che, però, non viene punito con il rosso. Al 94’ altra emozione con Fabbri che assegna un penalty al Torino per presunto fallo di mano di Hysaj, ma Chiffi lo richiama dal Var e fa tornare il fischietto sui propri passi. Si arriva fino al 97’ ma la Lazio porta a casa la prima vittoria davanti al proprio pubblico e ora la stagione può cambiare direzione.