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Incontro arbitri - club, Farris: "Quelli di Lazio e Milan rigori entrambi, ma sabato serve serenità"

di Gabriele Candelori
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Un incontro a Milano tra arbitri e club capitato proprio dopo un weekend caratterizzato da grandi polemiche. Per riassumere i contenuti del vertice in via Rosellini, sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3, ha parlato il vice allenatore biancoceleste Massimiliano Farris che era presente insieme a Senad Lulic: “È stato un incontro annuale per vedere a che punto si era con arbitri e Var. Si è parlato nello specifico di alcuni casi, certo è arrivato in un momento particolare. Senza nessun dubbio per gli arbitri, da regolamento, quelli di Lazio e Milan erano rigori tutti e due. Hanno ammesso l’errore per l’episodio del Milan a Torino. Abisso invece non ha commesso alcun errore. Lui aveva fischiato direttamente il rigore, ma ci hanno spiegato che il Var è intervenuto essendoci stata una deviazione precedente al tocco di mano. Hanno chiarito tuttavia che, nel momento in cui intervieni sulla traiettoria con la volontarietà di prendere il pallone e aumentando il volume corporeo, il rigore va fischiato anche se la palla colpisce prima un’altra parte del corpo e poi carambola sul braccio. Il regolamento nasce dall’Ifab, l’organo preposto a cui bisogna adeguarsi. Non ci sono dubbi sul fatto che il nostro fosse rigore, la speranza è che nel corso della stagione ci capiti più volte a favore che contro”.

CONFRONTO E PROTESTE - “I difensori hanno detto di sentirsi penalizzati: affrontare gli attaccanti con le mani dietro la schiena è un impedimento. Chi legifera però vende un prodotto e c’è un maggiore interesse per lo spettacolo. Per loro è meglio un 4-4 che uno 0-0. Ognuno solitamente tende a parlare di episodi che coinvolgono la propria squadra, come ad esempio il gol di Santander in Chievo-Bologna. Per i difensori non sarebbe stato giusto convalidarlo perché l’attaccante condizionava l’intervento”. Con il Var le proteste non sono affatto diminuite, anzi: “L’invito è stato reiterato. Non avevo partecipato alla riunione precedente dove c’era mister Inzaghi. Dà fastidio come venga vissuto il calcio in Italia. Tutti i giocatori vanno a protestare e le ammonizioni per protesta sono aumentate. Essendo il prodotto venduto a un pubblico, vorrebbero ridurre le proteste plateali e lavorare con maggiore serenità. Per quanto mi riguarda il bello del calcio è anche la polemica al 96esimo, poi è sbagliato abusarne. Saranno comunque inflessibili: verrà accettato un dialogo col capitano durante il controllo del Var, se invece qualcuno si avvicina all’arbitro verrà ammonito immediatamente”.

LA STAGIONE - Una battuta anche sul momento della Lazio: “Il pareggio col Sassuolo non cambia nulla, se non la percezione. Sarebbe stato diverso perdere a Milano. Venivamo da un’ottima partita in casa contro il Parma, ma ci sono stati errori che non andavano commessi. La trasferta a San Siro? Oggi è uscito che da regolamento il Milan è stato danneggiato, la Lazio non è stata invece aiutata. L’arbitro deve andare in campo con la massima serenità. Non dimentichiamo che siamo l’unica squadra ad aver subito gol di mano. Speriamo sia una bella partita, cercheremo di ripetere l’impresa fatta con l’Inter”.

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