Juventus - Lazio, Cataldi euforico: "Abbiamo battuto una delle top 3 in Europa" - VD
Alzala Lazio, alzala capitan Lulic. La tua quinta Supercoppa Italiana, il secondo trofeo del 2019. Che partita, che vittoria contro la Juventus campione d'Italia. Un euforico Danilo Cataldi l'ha commentata così ai microfoni di Lazio Style Channel: "Sono felicissimo e stanchissimo, come Picci (giocatore del Trani virale sui social, Cataldi ride ndr). Sono strafelice. Ho sentito tante persone che dicvevano quanto fosse difficile battere la Juve due volte. Sicuramente erano concentrati perché c'era in palio un trofeo, è stato complicato soprattuto dopo l'1-1. Però il gruppo soccombe a giornate no, errori tecnici. Non so che dire. Sono contentissimo. Abbiamo alzato un trofeo e battuto una delle prime 3 squadre d'Europa. Adesso ci riposiamo un po' e poi riprenderemo al massimo". Poi Danilo scherza sulla caduta di Lazzari, inciampato da solo mentre era involato verso Szczesny: "Lazzari è caduto perché c'era un buco grossissimo nel campo, c'era una talpa che era uscita un attimo e l'ha fatto cadere (ride ndr). Comunque ci godiamo questo gruppo splendido e ci portiamo la coppa a casa. Ora faremo un gran casino in aereo".
Danilo Cataldi è intervenuto anche in zona mista dove ha riposto alle domande dei cronisti presenti: “Questo è un trofeo importante, perché ce lo siamo guadagnato dallo scorso anno vincendo la Coppa Italia, questa cosa ci ha dato l’opportunità di giocare questa finale. Siamo arrivati a questa partita con tanta voglia ma anche tanta serenità e desiderio di fare bene. Non era facile, perché si parlava del fatto che la Lazio potesse avere un po’ la pancia piena, stasera abbiamo dimostrato l’opposto. C’è stata tanta voglia da parte dei compagni di sacrificarsi nel momento difficile e poi l’abbiamo portata a casa nel secondo tempo. Vincere due volte con la Juventus significa tanto, portare a casa un trofeo vuol dire tanto, è sempre bello riempire un po’ la bacheca. Se Sarri ha detto che siamo la squadra più motivata di Europa lo ringrazio, non è da tutti dopo una sconfitta ammettere determinate cose. Magari le partite si possono anche perdere ma di sicuro si butta il sangue in campo e questo è importante. Il risultato oggi dice che la panchina della Lazio può fare la differenza contro la Juve. Ma i bianconeri ovviamente possono contare su giocatori che possono cambiare la partita da un momento all’altro, è entrato Douglas Costa che è un calciatore rapido, che ti può mettere tanti palloni dentro e ti può saltare. Non era facile gestirlo, ci siamo un po’ abbassati pero abbiamo tolto profondità a loro nel finale. Il mio anno? Bellissimo, già l’anno passato sono rientrato a ‘casa’ e tra il derby, la finale di Coppa Italia e questa sicuramente è stato un bell’anno e spero che il prossimo sia ancora meglio. Scudetto? No, non pensiamo a niente. Siamo una squadra forte, motivata e che ha ancora tanta fame. Vedremo come andrà, i risultati non si ottengono a dicembre o a gennaio. Vedremo dove saremo a marzo e poi faremo i conti. La punizione? Mi avevano detto di buttarla fuori perché era finita la partita (ride, ndr). Qualcuno diceva di tirare, qualcuno di buttarla fuori, alla fine ho segnato (ride, ndr)”.
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