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Luiz Felipe sposa l'azzurro: dalla Serie D brasiliana alla prima convocazione con l'Italia Under 21

di Federico Marchetti
Fonte: Federico Marchetti - Lalaziosiamonoi.it

Luiz Felipe in azzurro. Se ne parlava da tempo, non era mai arrivata l'occasione giusta. Ma il ct dell'Italia Under 21 Gigi Di Biagio ha deciso che i tempi sono maturi e, nonostante una prolungata assenza del classe '97 dai campi - l'ultima apparizione il 14 febbraio nell'andata dei sedicesimi di Europa League contro il Siviglia, poi la ricaduta nell'infortunio muscolare - Luiz Felipe è stato convocato per la prima volta a difendere i colori dell'Italia. Una chiamata che avrà fatto sicuramente piacere al difensore biancoceleste e a Simone Inzaghi, che prima di tutti ha creduto nel talento lanciandolo nella sua Lazio fino a farlo diventare un punto di riferimento del reparto difensivo. Adesso l'Italia se l'è aggiudicato in virtù del doppio passaporto, ma Luiz Felipe sognava il Brasile dei grandi.

DAL VERDEORO ALL'AZZURRO - D'altronde, in Brasile Luiz Felipe c'è nato, sia all'anagrafe che calcisticamente parlando. Gli inizi all'Ituano in Serie D brasiliana, il passaggio alla Lazio nel 2016 e l'immediato prestito annuale alla Salernitana, l'esordio in Serie A in biancoceleste nel 2017 - non prima di aver vinto dalla panchina la Supercoppa Italiana contro la Juventus - e adesso la chiamata dell'Italia. Un film che scorre veloce ma che assume un'aria epica con riguardo ai soli 22 anni di età di Luiz Felipe - li compirà il 22 marzo - specie se si ricorda che nel mezzo c'è stata anche la chiamata del Brasile Under 20. Una parentesi di due amichevoli nel 2016, praticamente identica a quella che Di Biagio gli ha concesso contro i pari età di Austria e Croazia. Tre anni fa Luiz Felipe sognava il verdeoro, ora il suo colore è l'azzurro e il sogno è l'Italia dei grandi.

ORIUNDI LAZIALI - Diversi i precedenti per quanto riguarda i calciatori della Lazio oriundi convocati nella Nazionale italiana. L'esempio più vicino è quello di Cristian Ledesma, argentino di nascita ma italiano nel cuore, chiamato in azzurro da Prandelli nel 2010; quello più lontano è la Brasilazio degli anni '30, quando si avvicendarono in Nazionale ben 13 laziali oriundi tra cui Anfilogino Guarisi, vincitore della Coppa del Mondo del 1934. Negli anni '40 ci fu l'italo-uruguaiano Michele Andreolo, negli anni '50 l'italo-argentino Enrique Domingo Flamini. Da allora più nulla fino a Ledesma. Adesso, a difendere il Tricolore da oriundo laziale ci sarà Luiz Felipe, quantomeno in Under 21. E chissà che Mancini non lo stia già tenendo d'occhio...


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