RIVIVI LA DIRETTA - VIDEO - Conferenza stampa del preparatore Rongoni: "Non temo la Serie A, vogliamo partire forte"
Fonte: Luca Capriotti - Lalaziosiamonoi.it
PREMI F5 PER AGGIORNARE
In questo periodo estivo la nobilitate delle squadre ancora deve essere comprovata dal campo. Ma qui si pongono le basi, in ritiro, che sia in località montane o di mare, quel che è importa è che i giocatori sudino, ma con giudizio, in modo che durante la stagione tutta la squadra sia in grado di sopportare i carichi che il campionato e l'Europa impongono. Il preparatore Rongoni cercherà di spiegare ai tifosi la differenza tra la corrente gestione della fatica dei calciatori e quella dell'anno scorso targata Reja, e molto altro. Segui in diretta la conferenza su Lalaziosiamonoi.it
Come stanno i giocatori della Lazio? "I giocatori oggi sono più riposati ma l'organismo è provato da una settimana di lavoro. Io non ho tecniche particolari noi cerchiamo di investigare anche con lo staff medico le loro qualità fisiche, spero di vedere una Lazio più veloce",
Iniziative nuove in allenamento? "A monte c'è una valutazione fatta nei primi tre giorni di Formello per vedere come stavano i ragazzi. La sveglia della mattina era legata ad un aspetto motivazionale, i ragazzi correvano col cardiofrequenzimetro e correvano in un range per smaltire i grassi".
Sarà possibile evitare gli infortuni? "Noi trattiamo con professionisti, cerchiamo di rispettare il corpo degli atleti, che ti da la perfomance. L'obiettivo è evitarli anche per tutelare il patrimonio societario".
Ci sono giocatori più pronti? "Chi ha grande capacità aerobica poteva evitare la fase uno, abbiamo cercato di raggiungere lo steso livello per tutti, attualmente sono quasi tutti pronti per la fase due".
Fase due di lavoro? "La prima era di volume, la seconda sarà di aumentare le potenzialità, e sarà rischiosa. La terza fase sarà piena di esercizi fisici tramite esercitazioni tecniche. Tutti i nostri obiettivi sono di arrivare ad un buon livello di forma, con un lavoro individualizzato, anche inerente al ruolo".
La differenza tra un giocatore dotato fisicamente e uno meno? "Squadre come il Barcellona dimostrano che non c'è differenze. Dobbiamo gestire mofologie differenti, quindi vedrete gruppi e microgruppi di lavori per preservare chi è meno potente fisicamente, ci sono diverse tipologie di giocatori, chi è forte, chi è veloce, chi è esplosivo".
Che scuola di pensiero appoggia? "Io ho la mia, cerchiamo di dare ai giocatori quel che serve, cerco di valutarli individualmente. Nella prima fase abbiamo fatto fondo, rispettando la propria capacità".
Petkovic, mister nuovo, anche lei. Non ha paura della Serie A? "Io ho già fatto la serie A a venticinque anni, i giocatori sono sempre gli stessi, ho cambiato 4 paesi, e c'è chi vuole lavorare di più o di meno".
Che pensa di Zeman? "Non leggo i giornali, e non commento quel che fanno gli altri, è una loro metodica, con cui si sono trovati bene. Sicuramente hanno punti di contatto, noi utilizziamo pesi, poi non leggo i giornali non ho tempo per farlo. Anche noi li faremo correre, sempre individualmente".
Ci sarà un lavoro diverso in seguito? "Nelle prime tre settimane carichiamo la squadra di lavoro, poi a ritmo campionato moduliamo il carico di lavoro, per cercare di portare tutti quanti allo stato ottimale, ma vogliamo partire bene".
Sono importanti le motivazioni? "Cerchiamo di motivarli, abbiamo una squadra tecnicamente importante, cerchiamo di farli correre il più possibile e con maggiore intensità possibile"
La Lazio inizierà forte per poi calare? "Le squadre che fanno un tipo di lavoro di corsa e forza, nel momento in cui calano nella corsa cala il rendimento. Cerchiamo di modulare forza e corsa in modo che se uno dei due cala, sarà l'altro a sostenerlo"