LLSV Ritiro Ep. 15 - Federico e la passione per la Lazio: “Tutta colpa di quel 20 maggio 2007”
Fonte: Annalisa Cesaretti e Francesco Mattogno - Lalaziosiamonoi.it
Domenica 20 maggio 2007. Un giorno come un altro, una domenica di Lazio come un'altra per un occhio poco attento e smemorato. Eppure sarebbe una data da fissare sul calendario del perfetto tifoso biancoceleste: in quell'afoso fine settimana di maggio, Angelo Peruzzi ha dato il suo addio al calcio. Una fine, per la carriera dei guantoni dell'ex campione del mondo, e un inizio. Per la fede di Federico, 12 anni. Tutto in quel Lazio-Parma: “Ho creato un 'mostro'” - ci dice suo papà, Gianfranco - “ora è lazialissimo a causa mia. Lo abbiamo fatto esordire quando aveva 4 mesi, da quel giorno non ha più lasciato il suo seggiolino dell'Olimpico. Siamo abbonati in Tevere da sempre”. Ma l'amore per questi colori ha superato i confini della Capitale, ormai da due anni. Federico e i suoi genitori, Gianfranco e Carla, sono arrivati lo scorso lunedì ad Auronzo. È il loro secondo ritiro consecutivo nel Cadore, un luogo ormai intriso di biancoceleste e che lasceranno - con ben due giorni di ritardo rispetto alla squadra - solo lunedì prossimo.
LA PASSIONE PIÙ PURA - E si sa, solitamente il secondo anno si è molto più esperti. O magari fortunati. Anche se, la dea bendata ha mancato di baciare Federico ancora una volta. Perché l'abilità certo non manca a questo bambino che, in pochissimo tempo, è riuscito a collezionare gli autografi di tutta la rosa. Tranne uno: Luis Alberto. “Lui è un po' 'arrabbiato' perché non è riuscito a ottenere la firma dello spagnolo” - continua Gianfranco - “così come l'anno scorso gli è successo con Immobile”. E proprio Ciro ha un posto speciale nel cuore di Federico. È il suo giocatore preferito, in coppia con il suo compagno di reparto: “L'altro mio idolo è Correa, mi piace tanto perché in questa stagione è stato determinante”. In questa rubrica, giunta alla penultima puntata, di bambini ne abbiamo incontrati tanti. Con storie diverse da raccontare, e modi diversi in cui si sono innamorati della loro squadra del cuore. Ma c'è una cosa che li accomuna, oltre alla Lazio in sè, ed è quella passione purissima per i colori biancocelesti. Risplende dagli occhi e, nel caso di Federico, è stata ereditata da una famiglia 100% laziale - “Fatta eccezione per qualche cognato giallorosso”, dice sorridendo Carla. Con tifosi come loro la Lazio sarà sempre in buone mani: tutta “colpa” di papà Gianfranco, mamma Carla e di quel 20 maggio del 2007.
AURONZO - LA LAZIO LASCIA IL RITIRO