.

PRIMAVERA - Lazio sprecona, l'Ascoli no: altro ko in trasferta per gli Inzaghi Boys

di Francesco Tringali
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it

La doppia faccia della Lazio è un copione già letto e riletto, dal finale oramai scontato. Spietata in casa, sciupona e disattenta lontana dal ‘Fersini’ . L’Ascoli passa 2-0 in casa e scavalca gli Inzaghi Boys in classifica. Che per l’ennesima volta hanno da rimproverarsi un primo tempo dominato e delle occasioni malamente sprecate. A partire dal calcio di rigore fallito da Palombi (il secondo consecutivo) nel primo tempo. Dal paradiso all’inferno, un ritornello ascoltato troppo volte. Una doppia faccia che di certo complica i piani alle baby aquile nella scalata in classifica. Manari e Orsini condannano la Lazio alla quarta sconfitta stagionale, la terza in trasferta. Qualcosa non va.

LA LAZIO PERDONA - L’intelaiatura della Lazio non cambia: per dieci undicesimi è la stessa squadra che ha annientato l’Empoli. Riparte da lì la squadra di Inzaghi, che non vince lontana da Roma dall’esordio in campionato a Pescara. E’ Folorunsho il primo a proporsi per interrompere il digiuno. Il centrocampista nigeriano raccoglie un cross dalla destra di Palombi, ma non trova il colpo vincente col mancino. La baby biancoceleste va a pochi centimetri dal gol. E’ una prima scossa per l’Ascoli, che guadagna metri e alza il baricentro per non farsi schiacciare. De Grazia prova a fare il Rossi, cercando il jolly da centrocampo; palla fuori tra le preghiere di Matosevic praticamente battuto. Alla mezz’ora la possibile svolta: Borecki tocca corto da calcio d’angolo, pallone di ritorno e conseguente fischio dell’arbitro. Fuorigioco? Macchè: calcio di rigore per la Lazio. L’arbitro vede un contatto falloso a palla lontana e decreta il penalty. Dagli undici metri però Palombi e Venditti scelgono lo stesso angolo, ha la meglio il portiere ascolano. Equilibrio intatto. Sembra una maledizione per il numero 7,  oggi in veste di capitano vista la squalifica di Mattia. Cinque minuti dopo è sempre lui a fallire l’ennesima chance. Murgia pesca bene l’inserimento del classe ’96, a pochi centimetri dalla porta il suo mancino finisce incredibilmente in curva. Lazio sciupona, l’incubo di Torino incombe sui capitolini.

L’ASCOLI NO - Manoni non convince Inzaghi, al suo posto c’è Bezziccherri. Aumenta il tasso offensivo di Murgia e compagni, ma la coperta è corta. Orsolini va via sulla destra, la retroguardia si fa ipnotizzare dal pallone e perde Manari in area. Sorpasso Ascoli, la Lazio tra errori e sfortuna si ritrova sotto. Calì rileva Folorunsho: è già dal decimo una Lazio a trazione anteriore. Il rammarico aumenta quando Palombi ingaggia ancora il duello con Venditti, il portiere ascolano ci mette una pezza. I bianconeri si espongono con cautela e quando lo fanno è sempre un brivido per Matosevic. E’ il solito Manari ad andar via: mancino potente e palla che accarezza il palo. Bezziccheri prova a prendere per mano i suoi, il neo entrato sbuca tra le maglia bianconere e insacca. La gioia però si restringe in gola, l’attaccante era in offside. La formazione di Di Manscio decide di spazzar via ogni brivido al 75’: Manari imprendibile costringe al miracolo Matosevic, sulla ribattuta è pronto Orsolini che timbra il raddoppio. La reazione laziale c'è, ma è resa vana dal palo, come a voler confermare una malasorte che si abbatte sulla testa degli Inzaghi Boys. Lazio scavalcata in classifica dai bianconeri e con una continuità che tarda ad arrivare.


Show Player
Altre notizie
PUBBLICITÀ