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PRIMAVERA - La Lazio non va nel Panico: Rossi riprende Cesena e secondo posto

di Gabriele Candelori
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it

Non muore mai la Lazio. La squadra di Bonatti gioca un primo tempo bruttissimo, va sotto due a zero. Nella ripresa poi la riapre due volte e pareggia in pieno recupero. Ai padroni di casa la doppietta di Panico e il gol di Tommasini non bastano. Un tre a tre firmato ancora una volta Alessandro Rossi, proprio come nella sfida interna con la Sampdoria. Tredici gol in stagione per il bomber biancoceleste e striscia positiva allungata a otto turni senza sconfitte. Di nuovo un punto guadagnato, dopo quello contro il Vicenza del ‘Fersini’. La Primavera resta imbattuta in trasferta e ora è seconda a pari punti con Sampdoria, Milan e Napoli.

CAMBIA IL MODULO, NON GLI UOMINI - Confermato il probabile undici di partenza. Dopo quattro partite, Borrelli si riprende il posto tra i pali (Adamonis ha chiesto un permesso alla società). In difesa Ceka recupera dal problema alla caviglia. Le novità sono dal centrocampo in su. Niente tridente, Bonatti stavolta schiera un 4-4-2. Cardoselli va in panchina, Rezzi scala a centrocampo per affiancare Portanova. Al Hassan fa coppia con Rossi, Ennali (recuperato) e Bezziccheri sono i due esterni. Sorprese anche in casa Cesena: fuori Akammadu, il miglior marcatore, davanti giocano Panico e Tommasini.

DOPPIA BOTTA - Pronti e via e il Cesena passa in vantaggio. La Lazio sbaglia completamente l’approccio. Neanche un minuto sul cronometro, Ceka regala palla a Panico. Il numero nove, sceso dalla prima squadra, non perdona. Seconda gara con la Primavera per il classe ’97 (cha ha già esordito in A con la maglia del Genoa) e secondo centro consecutivo, dopo quello sul campo del Brescia. L’imbattibilità biancoceleste durava da 180 minuti, in trasferta dalla prima giornata di campionato. In Emilia Romagna bastano invece meno di sessanta giri d’orologio. La squadra accusa il colpo, Bonatti deve sgolarsi dalla panchina per scuotere i suoi. Niente da fare: Panico sfiora anche la doppietta. Troppo poco i tentativi di Al Hassan e Bezziccheri per impensierire i padroni di casa. È una Lazio imprecisa e poco reattiva, il Cesena sembra arrivare sempre prima sul pallone. E allora arriva un’altra doccia gelata per Rossi e compagni. I bianconeri trovano la superiorità, Tommasini ha spazio, rientra sul destro e batte Borrelli. Due a zero in apertura e chiusura di primo tempo. La gara è tutta in salita.

CUORE INFINITO - Al rientro ci si aspetta una Lazio più aggressiva. Invece è il solito Panico ad andare a un passo dal terzo gol, Borrelli è strepitoso in uscita bassa. Bonatti prova a cambiare qualcosa: esce uno spento Ennali, al suo posto entra Muzzi. Recupero lampo per il classe ’98, fermatosi nella sfida contro il Vicenza. Al minuto 64 i biancocelesti la riaprono: Bezziccheri si allarga e calcia in diagonale, il pallone sbatte sul palo e viene ribadito in rete da Al Hassan. La Lazio allora inizia a crederci, ma è un’illusione che dura poco. Sette minuti per l’esattezza. Il tempo di consentire a Panico di battere ancora Borrelli, stavolta di testa. Le emozioni non finiscono, i capitolini non vogliono perdere l’imbattibilità esterna. Javorcic subentra a Ceka e dopo due minuti guadagna un rigore. Dal dischetto va Rossi, Fantini tocca ma può solo sfogarsi col palo. Il pallone entra in porta, la gara è riaperta di nuovo. Nel finale si gioca pochissimo, Bonatti paga il nervosismo con la seconda espulsione stagionale (la prima a Napoli). Tommasini lascia i suoi in dieci uomini per doppia ammonizione. E nel recupero la Lazio ne approfitta. Il consueto, pazzesco cuore. Prima la traversa dice di no a Portanova, poi il solito Rossi trova il clamoroso pareggio. In mischia il bomber viterbese è freddissimo. Gli sforzi laziali vengono premiati: il Cesena vede sfiorare il successo proprio all’ultimo.

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