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GIOVANISSIMI - Fratangeli (match analyst e prep. dei portieri): "Il derby si vince con testa e cuore. Con i mister lavoro molto sugli errori"

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it

Settimana importante per l'Under 15 di mister Ruggeri. Da preparare c'è il derby contro la Roma. Una sfida importante non solo per rivalità, ma anche per le posizioni in classifica. I giallorossi, sempre vincenti, guidano la classifica con 27 punti; i biancocelesti seguono in terza posizione a quota 19. Del momento degli ex Giovanissimi Nazionali ha parlato Leonardo Fratangeli, preparatore dei portieri classe 2003 e match analyst degli Under 15 e dei Giovanissimi Fascia B Elite, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3: “Il passaggio dai regionali ai nazionali è difficile. Ad un bacino ristretto di squadre subentrano formazioni professionistiche dall'ampia selezione di ragazzi. In generale diventa tutto più complicato, non solo strettamente sotto il punto di vista del gioco. Il derby? Serve determinazione, testa, cuore e gambe. Si affronteranno due squadre che puntano alle prime posizioni. Nell'ultima settimana con Paolo (Ruggeri, ndr) abbiamo lavorato sugli errori commessi contro l'Ascoli per colmare questo deficit. Abbiamo analizzato varie situazioni di gioco, dai tagli alle palle inattive. La mia è una figura a disposizione dell'allenatore, mi baso su quello che richiede lui ed è suo il compito di comunicare con il gruppo”. Quarti sono invece i 2002 di mister Mauro Girini che, in sei giornate, hanno ottenuto 4 vittorie e 2 pareggi, entrambi fuori casa: “Stiamo studiando con Mauro (Girini, ndr) cosa manca, specie in trasferta. Lui è un perfezionista, lavoriamo molto sull'analisi delle gare per trovare i problemi. Con il nostro lavoro vogliamo eliminare questo gap di rendimento. A partire dalla difesa che deve essere solida, la priorità dev'essere non prendere gol”. Una battuta infine sugli allenamenti con i portieri: “Quello del portiere è un ruolo particolare: oltre alle doti tecniche, servono reattività e coraggio. I miei ragazzi giocano sotto età, avendo finito la scuola calcio. Le cose comunque stanno andando bene grazie al loro grande impegno. È fondamentale avere estro, se sbaglia un estremo difensore nessuno può porre rimedio, inoltre è l'unico giocatore a restare da solo in area. Oggi, rispetto al passato, fa parte dell'inizio e della costruzione del gioco, in questo modo diventa il primo attaccante".  


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