Scudetto 1915, la Lazio aveva già vinto il proprio girone al momento dell'interruzione!
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
Continuano ad emergere dati interessanti riguardo la vicenda dello Scudetto 1914/15 assegnato al solo Genoa, ulteriori indizi ne testimoniano l'irregolarità. La petizione in corso chiede la riassegnazione ex aequo ai rossoblù e alla Lazio. Il noto portale LazioWiki, infatti, ricostruisce l'intero periodo sostenendo come il 23 maggio 1915 era in programma la sesta e ultima giornata del girone: il calendario prevedeva gli incontri Genoa-Torino e Milan-Internazionale. Prima dell'inizio dei due match, i rispettivi arbitri lessero ai calciatori schierati il comunicato della Figc che sanciva la sospensione di ogni attività. I due incontri ebbero comunque luogo, anche se ovviamente a titolo di amichevoli. Al momento della sospensione, il Genoa, con 7 punti in classifica, precedeva lo stesso Torino e l'Internazionale, appaiate a quota 5: il primato nel girone (la vittoria valeva 2 punti) era ancora contendibile fra le tre squadre. Mentre l'ultima giornata del girone centro era in programma il 16 maggio 1915 (non il 23, come riportato da altre fonti) e prevedeva gli incontri Pisa-Roman e Lazio-Lucca. Il Messaggero del 17 maggio 1915 (nella foto) documentava a sua volta il forfait (testuale) del Lucca, spiegando come la Lazio rivedesse di conseguenza il calendario di altri tornei. Si può ragionevolmente ipotizzare che, a causa dei provvedimenti prebellici (tra i quali la sospensione delle licenze) gli atleti di Roman e Lucca furono scoraggiati, se non impossibilitati, ad allontanarsi dai rispettivi distretti militari. In ogni caso, le due gare in programma il 16 maggio non si disputarono, né risultano atti successivi della Figc, che comunque avrebbe deliberato la scontata vittoria per rinuncia, a favore di Lazio e Pisa. In un primo momento la Figc. non assegnò il titolo, ma in seguito, per ragioni discutibili dettate da motivi di opportunità, quel campionato fu assegnato al Genoa a tavolino.
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