ESCLUSIVA - Scudetto 1915, ecco il dossier del Centro Studi Nove Gennaio 1900
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
Prosegue senza sosta la battaglia dei laziali per la riassegnazione ex aequo dello Scudetto 1914/15 a Lazio e Genoa. Una settimana fa vi avevamo raccontato come i biancocelesti di allora avrebbero già vinto il proprio girone visto il forfait del Lucca nell'ultima giornata. Restava da giocare solo la finalissima contro i rossoblù, che per motivi bellici non fu mai disputata. La vera novità oggi è l'articolo de "La Stampa" che conferma come le partite del Centro-Sud erano state anticipate tutte al 16 maggio 1915, con conseguente vittoria a tavolino della Lazio contro il Lucca per mancata presentazione. Mentre al Nord il Genoa si rifiutò di accettare l'anticipo. Il tutto confermato dal dossier redatto dal Centro Studi Nove Gennaio 1900 con allegate foto dei giornali dell'epoca. Il dossier farà parte di un eventuale ricorso, già in mano all'avv. Gian Luca Mignogna. La redazione de Lalaziosiamonoi.it ve lo propone in esclusiva:
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"Un trafiletto de “La Stampa” del 12 maggio 1915, tuttavia, rese noto che, “allo scopo di evitare la mancanza in squadra di parecchi giovani richiamati sotto le armi”, la Commissione Tecnica della FIGC (che evidentemente ben conosceva l’imminenza dell’entrata in guerra dell’Italia, in quanto la seduta parlamentare per il voto definitivo era fissata per il 20 maggio) aveva deciso di anticipare di una settimana la chiusura del campionato e che pertanto che le partite del 23 maggio dovessero essere anticipate al 16 maggio. Il Genoa, però, rifiutò e le partite del girone settentrionale rimasero programmate per il 23 maggio. Giova a questo punto ricordare che, nel girone dell’Italia Settentrionale, dovevano essere disputate Genoa-Torino e Milan-Internazionale: in caso di vittoria nell’ultimo turno, dunque, sia il Torino che l’Internazionale avrebbero potuto raggiungere il Genoa in testa alla classifica con 7 punti. La situazione del Italia Centrale, invece, era ben diversa, in quanto l’ultima giornata aveva in calendario le partite Lazio-Lucca e Pisa-Roman: alla Lazio sarebbe bastato ottenere un pareggio in casa contro il Lucca (ultimo in classifica con 0 punti) per conquistare la testa del girone. Ma la partita fu anticipata dal 23 al 16 maggio e, come conferma il trafiletto del Massaggero, il Lucca non si presentò in campo e la Lazio vinse la partita a tavolino. A questo punto non può esservi alcun dubbio sulla circostanza che la Lazio avesse vinto il girone dell’Italia Centrale. Con riguardo all’Italia Meridionale, non vi era alcuna partita da disputare, avendo l’Internazionale Napoli vinto l'unica partita contro il Naples. Sabato 22 maggio venne dichiarata la mobilitazione generale, e così, assai precipitosamente, il 23 maggio la F.I.G.C. decise "l'immediata sospensione del campionato", che però riguardava ormai solo il girone settentrionale: invece di fischiare l'inizio delle partite, gli arbitri lessero ai giocatori in campo il comunicato F.I.G.C. che ordinava la sospensione di ogni gara (v’è da notare però che non tutte le partite nelle categorie inferiori risultarono non disputate: la finale del campionato di Terza Categoria Alta Italia, Olona-Stelvio 4-0, si disputò regolarmente). L’esito del campionato era infatti ancora incerto: in caso di vittoria del Torino sul Genoa e di mancato successo dell'Inter nel derby, si sarebbe dovuto disputare uno spareggio tra le due compagini per stabilire il campione del Nord; non solo, se l'Inter fosse riuscita a battere il Milan all'ultima giornata, avrebbe raggiunto Torino e Genoa in vetta, rendendo necessari addirittura un triangolare di spareggi; inoltre restava ancora da disputare la finalissima con il campione del Centro-Sud.Il 23 maggio dichiarò guerra all'Austria. Nelle settimane seguenti i dirigenti della F.I.G.C. discussero di cosa fare dell'inconcluso torneo. Poiché la dirigenza era convinta che il conflitto si sarebbe concluso vittoriosamente nel giro di poche settimane, si decise che il torneo si sarebbe ultimato alla cessazione delle ostilità. La Prima Guerra mondiale terminò invece nel novembre del 1918. Il Consiglio Federale si riunì solo nel 1919 per organizzare il campionato 1919-20, con il titolo a quel punto vacante da quattro anni. Non avendo più senso giocare le gare restanti, la FIGC decise di consegnare il titolo al Genoa, ma l'assegnazione si protrasse per le lunghe per il reclamo di Torino e Inter. Già nel maggio 1919, tuttavia, la stampa sportiva del nord ipotizzava che il Genoa sarebbe stato dichiarato vincitore del campionato 1914-15".