.

Serie A, che confusione: il commissario Cicala ha già un ruolo nella Lazio

di Francesco Mattogno

Nella Lega Serie A vige il caos, ormai è palese. Generato dalle dimissioni del presidente Gaetano Miccichè (sulla cui elezione aleggiano vari sospetti, ndr) e alimentato dalla scelta del suo - momentaneo - successore. Serve andare con ordine. Lo scorso 2 dicembre in Assemblea di Lega si è votato per eleggere il nuovo presidente della Serie A: fumata nera, era prevista. Non raggiungendo il quorum di 14 voti in nessuno dei due scrutini, si è deciso di commissariare la Lega a Mario Cicala. Il commissario ad acta ha ricevuto un mandato con scadenza il 10 marzo, e il compito a lui assegnato è stato quello di gestire la nuova fase elettorale: se dal 2 dicembre a 45 giorni di distanza (quindi il 16 gennaio, ndr) la Serie A non avesse eletto un nuovo presidente, gli organi della Lega sarebbero decaduti e Cicala ne avrebbe integrato le funzioni. I patti erano questi.

IL SUO RUOLO NELLA LAZIO - Ma c'è un ma. Come riporta la rassegna stampa di Radiosei, Cicala - già membro dell'organismo di vigilanza in Lega nonché presidente dello stesso in FIGC - avrebbe omesso alla Federazione di essere diventato membro supplente (ovvero, membro che subentra quando un altro lascia definitivamente la carica, eventualità che non si è ancora realizzata ndr) dell'organismo di sorveglianza della Lazio (dal 2019 al 2022) lo scorso 29 ottobre. Una circostanza che cambia le carte in tavola e che sta suscitando polemiche. L'errore apparterrebbe alla FIGC che, prima di eleggerlo commissario, non sarebbe stata scrupolosa a dovere nel controllare gli effettivi incarichi di Cicala. Che non aveva ancora aggiornato il suo CV con il nuovo lavoro alla Lazio. Lo stesso commissario ad acta, nell'accettare il ruolo in Lega, si è autosospeso dai precedenti incarichi fatta eccezione per quello con la società biancoceleste. Ha spiegato la sua decisione così: “Prima di accettare la nomina ho valutato di possedere i requisiti per garantire la doverosa imparzialità e terzietà, nonché l'assenza di conflitti d'interesse e incompatibilità”. E infatti non è su questo che si discute. Il lavoro di Cicala nella Lazio non è in alcun modo legato al suo ruolo di commissario ad acta, però il caso rimane. La FIGC intanto ha predisposto un supplemento di analisi in Consiglio Federale, con la speranza che l'elezione del nuovo presidente di Lega vada a buon fine entro i termini stabiliti. Ipotesi che smorzerebbe la questione sul nascere, ma che non pare troppo probabile. A nemmeno due settimane dalla nomina del nuovo commissario - questa è l'unica certezza - la Serie A è finita nuovamente nella confusione più totale.

CAGLIARI - LAZIO, LA NOSTRA ESCLUSIVA CON ACQUAFRESCA

CAGLIARI - LAZIO, IN 300 ALLA SARDEGNA ARENA

TORNA ALLA HOMEPAGE


LLSN WEB TV
Show Player
Altre notizie
PUBBLICITÀ