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Romagnoli, l'investitura di Allegri e il no alla Juve per la Lazio: il retroscena

di Elena Bravetti
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

RASSEGNA STAMPA - "Può diventare l'erede di Nesta". E ancora: "Rugani e Romagnoli sono i due giocatori giovani più forti per il futuro del calcio italiano". Non è mai mancata la stima di Allegri nei confronti di Alessio Romagnoli, e in queste due occasioni - nel marzo dei 2016 e a gennaio 2014 - ne parlò pubblicamente. Insomma, il difensore della Lazio è un profilo che il tecnico gradisce particolarmente, che avrebbe allenato molto volentieri e che oggi si troverà di fronte da avversario, rigenerato dalla "cura Sarri". A dir la verità, riporta Corriere dello Sport, Romagnoli sarebbe potuto andare alla Juve prima di approdare alla Lazio. Per tornare a Roma avrebbe detto no anche ai bianconeri di Allegri che, quando stava per svincolarsi ci avevano pensato seriamente. Ma Alessio voleva solo la Lazio. La fede lo ha reso immediatamente un idolo, ancor prima di metter piede in campo, ma le prestazioni hanno confermato la fiducia.

Romagnoli, prima insieme a Patric e poi a Casale, ha "costruito" la seconda difesa più forte dell'ultimo campionato di Serie A. Una solidità che ha riportato la Lazio in Champions, "rispolverata" proprio nell'ultimo match contro il Napoli al Maradona. Una prova di spessore che Romagnoli dovrà bissare contro Vlahovic&co. Servirà la sua versione migliore. Quella che Allegri aveva visto ben sette anni fa, quando gli assegnò le qualità per diventare l'erede di Nesta.

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