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Riapertura stadi, Pregliasco e Gismondo: "Sì al ritorno dei tifosi ma con cautela e prudenza"

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Nicolò Savini

È nota ormai da giorni la decisione del governo di consentire l'ingresso di 1.000 persone negli impianti sportivi i Serie A, con il rispetto delle norme e l'uso delle precauzioni. Il mondo del calcio si aspetta un nuovo decreto che possa quanto meno consentire l'ingresso a più spettatori, (si prospetta il 40%), e nelle peggiori delle ipotesi il 25/30%. Tuttavia, il comitato scientifico si è espresso negativamente al riguardo nei giorni scorsi, citando come esempio drammatico, il famoso match tra Atalanta e Valencia del 19 febbraio scorso. 

CAUTELA – Non sembra essere dello stesso avviso, il virologo Fabrizio Pregliasco: “Atalanta-Valencia, non è un esempio valido, quella zona doveva già essere rossa e dovevano essere fatti i controlli”. Predica prudenza Pregliasco, come riportato dalla rassegna stampa di Radiosei, ma la possibilità di far entrare più persone non è utopistico e così incosciente: “Occorre che i tifosi siano responsabili, e che nel prossimo decreto si parli di percentuale rispetto alla capienza degli impianti”. A ribadire il concetto, ci ha pensato anche Maria Rita Gismondo, virologa dell'Università di Milano e responsabile del laboratorio dell'Ospedale Sacco: “Inutile dare i numeri senza calcolare la percentuale rispetto alla capienza, non comprendo i timori nel riaprire gli stadi con cautela e prevenzione”. In sostanza, la riapertura del 25/30% con il prossimo decreto, non sembra essere un miraggio. Il rispetto delle norme anti-Covid e delle distanze che i tifosi dovranno garantire poi, potrebbero rappresentare un passo importante per la graduale riapertura degli stadi. 

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