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Non solo Lazio: mezza Serie A rischia sul tetto dei costi

di Chiara Scatena

RASSEGNA STAMPA - Il caso Lazio non è isolato: come scrive il Messaggero, diversi club di Serie A stanno affrontando difficoltà legate ai nuovi parametri sul “costo del lavoro allargato” imposti dalla FIGC. Il Napoli, ad esempio, si trova appesantito dall’operazione Hojlund da 50 milioni, e proprio questa e altre spese simili hanno spinto società come Atalanta, Fiorentina, Torino e Genoa a chiedere correttivi sulle regole.

La FIGC ha concesso solo una parziale apertura, escludendo dal conteggio gli Under 23 convocabili in Nazionale, ma non gli stranieri. Una scelta che tutela i vivai italiani, ma non allevia i problemi dei bilanci. Il risultato è che molti club ora rischiano: potrebbero dover fare plusvalenze già a gennaio o immettere capitali per non andare fuori parametro. Solo le società con stadi di proprietà o ricavi molto elevati possono considerarsi relativamente al sicuro.

La Lazio resta il caso più evidente perché è già stata sanzionata con il blocco del mercato estivo e potrebbe ritrovarsi a gennaio a operare solo con acquisti a saldo zero, ma il quadro generale è preoccupante per più di mezza Serie A, soprattutto in vista delle nuove norme ancora più rigide che entreranno pienamente in vigore dal 2026.

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