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Milinkovic, l'insostituibile di Inzaghi con la Fiorentina sempre nel mirino

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it

L’incrocio tra Milinkovic e la Fiorentina non sarà mai banale: estate del 2015, il serbo sbarca a Firenze atteso dall’allora ds viola Pradè per la firma sul contratto e le visite mediche. Una volta arrivato al Franchi però Sergej scoppia a piangere chiedendo altro tempo per riflettere. Il resto è storia nota, dopo qualche giorno la Lazio, da tempo sulle sue tracce, lo preleva dal Genk. Lo scorso gennaio poi il numero 21 torna nella città gigliata per l’ultima giornata del girone d’andata e, in seguito ad una serpentina fantastica tra i difensori viola, realizza l’unico gol della sua stagione. L’ultimo incrocio invece non è fortunato: è la sera del saluto a Miro Klose, la Fiorentina sconfigge i biancocelesti per 4-2 e Milinkovic è relegato in panchina, superato nelle gerarchie addirittura da Onazi. Oggi però per lui è cambiato tutto. Il mister è ancora Simone Inzaghi eppure il serbo è diventato insostituibile; cambiano i moduli, girano gli uomini, eppure lui c’è sempre a dare peso al centrocampo e, con la continue sortite offensive, a sbloccare le partite più complicate. Ha realizzato 3 gol in stagione sempre come primo marcatore, mettendo in discesa partite molto complicate: in Europa come lui tra i centrocampisti soltanto Khedira ha questi numeri. Di testa le prende tutte, aiuta la difesa, affianca Immobile in attacco come a Genova dove è tornato a fare il trequartista, Milinkovic incarna il prototipo del centrocampista moderno.

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