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Milinkocrazia: il Corriere dello Sport celebra il Sergente della Lazio

di Francesco Mattogno

Come passa il tempo, lo si nota dal viso. Al tempo pulito, sbarbato, un bimbo grande. Cresciuto sotto l'ala della Lazio e diventato uomo: Sergente. Alias Sergej Milinkovic-Savic. Leader supremo - che neanche Kim Jong-un - della Milinkocrazia, religione che vanta ormai milioni di adepti e miliardi di invidiosi. Milinkovic logora chi non ce l'ha, da 25 anni oggi, il 27 febbraio 2020. La Lazio e i suoi tifosi se lo tengono stretto. Lo coccolano, lo amano. Il Sergente li ha sempre ricompensati a dovere. È rimasto, è laziale, è un'arma Scudetto. In biancoceleste ha vinto trofei e derby, segnato e fatto segnare. E sognare. Dall'estate 2015, come passa il tempo. L'ha ripercorso tutto il Corriere dello Sport con un inserto speciale uscito questa mattina: “Auguri Sergente”, è più che dovuto.

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