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Luis Alberto, da Cappellaio Matto a giocatore totale

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Dopo un andamento discontinuo come risultati Serie A, la Lazio ha ritrovato una meritatissima vittoria in campionato battendo per due reti a zero un Sassuolo in evidente difficoltà.

Ottima prestazione della squadra guidata da Maurizio Sarri, trascinata dalle reti di Zaccagni e Felipe Anderson. Ma a tenere banco nell’ultimo periodo in casa biancoceleste sono state le scelte tattiche effettuate dal tecnico ex Napoli e Chelsea, noto per i suoi dogmi ai quali raramente rinuncia. Nella fattispecie ha deciso di delegare e relegare Luis Alberto al ruolo di tuttocampista. Il calciatore spagnolo, leader negli assist e nelle giocate illuminanti per servire i compagni, non si era mai distinto per rincorse all’indietro e recupero di palloni sporchi, ma con il lavoro svolto a Formello negli ultimi mesi, i frutti desiderati dal tecnico laziale stanno via via maturando. Dopo le tante panchine di inizio stagione, qualcosa sta evidentemente cambiando. Le presenze da titolare sono in costante aumento e la Lazio rende meglio con il suo numero 10 in campo.

Lampante esempio è come sia mutata e calata la squadra dopo la sua sostituzione contro L’Empoli: biancocelesti in vantaggio per due reti a zero, poi clamorosamente raggiunta nel finale, e uscita dal campo tra i fischi dei propri tifosi.

Resta solo da capire l’umore del ragazzo, spesso altalenante, con la “saudade” per la sua Spagna, infatti ad ogni sessione di mercato, viene dato sempre come possibile partente, con destinazione Siviglia. Ma poi l’epilogo è sempre lo stesso, il gong suona e Luis Alberto rimane nella Capitale. Ma è davvero soddisfatto di questo nuovo ruolo? La risposta sibillina è arrivata nel post gara contro i neroverdi, dove ha affermato che giocare per lui è la cosa più bella del mondo e se per farlo deve scendere a compromessi tattici lo fa per il bene della Lazio e dei tifosi che gli sono sempre stati vicini, ma se potesse scegliere lui come interpretare la partita, preferirebbe essere libero da compiti tattici che lo vedono coinvolto anche in fase difensiva ed avere la palla tra i piedi e tirare fuori dal suo cappello magico quegli assist, spesso geniali, che costantemente lo hanno portato ad essere nei piani alti della graduatoria dei rifinitori.

Con l’infortunio di Ciro Immobile costretto ai box per 15-20 giorni, i biancocelesti hanno bisogno del miglior Luis Alberto, per affrontare i prossimi impegni. Soprattutto in vista di quel Lazio-Milan che tanto potrebbe dire per il campionato dei ragazzi di Sarri.

Il Milan ferito dalla brutta sconfitta nella Supercoppa Italiana è una squadra che negli spazi e nelle ripartenze ha la sua migliore arma. Quale migliore banco di prova per il calciatore di San Josè del Valle che fronteggiare le corse di Leao e compagni?

Come sempre il verdetto spetta al rettangolo verde, ma ciò che più si augurano i tifosi laziali e gli appassionati del bel calcio è di vedere le giocate di prestigio del 10 laziale, non resta che attendere martedì per vedere cosa accadrà in campo e come se la caverà Luis Alberto, il Cappellaio Matto, diventato tuttocampista.


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