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Ledesma: "La mia era una Lazio povera. L'eliminazione col Ludogorets..."

di Andrea Castellano

RASSEGNA STAMPA - Lazio - Ludogorets ha un precedente, ovvero quello del 2014. In quell'occasione, sempre in Europa League, erano stati i bulgari, a sorpresa, a passare il turno. Ai taccuini de Il Cuoio l'ex centrocampista biancoceleste Cristian Ledesma è tornato a parlare di quella doppia sfida: "La ricordo ancora, rappresenta un grande rammarico", dice. La sua speranza è che la squadra di Baroni riesca a vendicare quell'eliminazione.

All'andata, infatti, la squadra di Reja aveva perso all'Olimpico con un rigore sbagliato da Felipe Anderson. Al ritorno poi il tecnico ha messo in campo sia Ledesma che Biglia, chiedendo all'argentino di fare la mezzala: "Stavamo anche vincendo, poi ci fu un errore di Marchetti che complicò tutto", conclude. Per quella squadra l'Europa era una cosa in più, dice l'ora allenatore, visto che la squadra non era strutturata per giocare tre competizioni.  

"Io scherzando dico sempre che noi siamo stati nella Lazio povera (ride, ndr), quella nella quale c'era il famoso tetto ingaggi di Lotito", spiega Ledesma. Un aspetto confermato anche dal presidente stesso, visto che i giocatori di adesso hanno tante cose che prima non c'erano. "Ma abbiamo gettato le basi per una crescita che negli anni è stata evidente", continua l'ex capitano. Passo dopo passo, infatti, sono riusciti a portare la Lazio ai livelli che meritava.


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