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Lazio, Pedro sfida la Generazione Z biancoceleste per un posto da titolare

di Chiara Scatena

RASSEGNA STAMPA - Pedro ha infiammato l’Olimpico per due volte di fila nell’arco di quattro giorni. E pensare che fino a pochi mesi fa c’era il dubbio sul lasciarlo in lista o meno. Trentasette anni compiuti a fine luglio, ora c’è anche lui in corsa per un posto da titolare contro la Juventus appena si rientra dalla sosta.

Nello stesso ruolo sono stati alternati anche Noslin, Tchaouna e Isaksen, ma, come mostra il Corriere dello Sport, le risposte migliori le ha date lo spagnolo. Noslin ha trovato spazio nell’esordio contro il Venezia e nella trasferta di Udine, mentre gli altri due si sono alternati in tutte le altre gare, senza mai impressionare più di tanto. Il danese nello specifico ha segnato a Udine e servito un assist contro il Torino, ma nel complesso ancora non ha entusiasmato.

Al contrario, Pedro è stato schierato due volte su due in Europa League e i numeri hanno dato ragione a Baroni: assist e palo contro la Dinamo Kiev, poi gol contro il Nizza e un altro gol da subentrato contro l’Empoli. Trentasettenne sulla carta, ma se lo si sente parlare nelle interviste sembra di avere davanti un ragazzino appena uscito dalle giovanili, con la fame insaziabile di fare sempre meglio e sempre di più.


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