Lazio, Marusic mai in discussione: per Sarri è intoccabile
RASSEGNA STAMPA - Marusic è talmente una certezza che Sarri non ha più nemmeno bisogno di testarlo. Destro o sinistro non fa differenza: le sue prestazioni restano le stesse e per l’allenatore è una garanzia. Per questo il ballottaggio riguarda sempre l’altro terzino, mentre il montenegrino parte con la maglia già assicurata. Anche contro l’Inter il dubbio sarà Lazzari o Pellegrini: se giocherà l’ex Spal, Marusic andrà a sinistra come contro il Cagliari; altrimenti agirà a destra. Tavares è ancora fuori e rientrerà dopo la sosta, mentre Hysaj è sceso nelle gerarchie.
Marusic gioca praticamente sempre: finora ha saltato solo la gara con il Torino per un problema muscolare. A Marassi era uscito dopo 32 minuti, subito dopo l'assist per il raddoppio di Castellanos, chiedendo lui stesso il cambio e, a parte la prima con il Como, nelle altre giornate è partito sempre titolare, su entrambe le fasce, garantendo un rendimento costante e fondamentale per la fase difensiva. È stato tra i protagonisti del secondo posto e del record di clean sheet del 2022-2023. Domani raggiungerà quota 326 presenze con la Lazio, affiancando Felipe Anderson all’11º posto nella classifica all-time. In questa stagione, la nona in biancoceleste, se non ci saranno intoppi, entrerà nella top ten.
Prima di sapere da che lato giocherà a Milano, ha già ricevuto la convocazione del Montenegro: affronterà Gibilterra in trasferta venerdì 14 novembre e poi la Croazia a Podgorica lunedì 17, qualificazioni ai Mondiali. Per piccoli problemi muscolari aveva saltato le chiamate di settembre e ottobre: l’ultima presenza risale a marzo. Ora vuole rispondere presente, magari dopo una serata di prestigio a San Siro.
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