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Lazio, Kezman: "Vergogna. Nessuno ha diritto di dubitare dell'amore di Milinkovic"

di Ludovica Lamboglia

RASSEGNA STAMPA - Non sono giorni facili per Milinkovic-Savic. Giudicato in campo e fuori, il centrocampista biancoceleste è stato bersagliato da critiche e offese nelle ultime ore. In particolare, il serbo sarebbe reo di non dare il 100% nelle ultime uscite della Lazio. Poco impegno, e mancata voglia, questi sono i commenti che più si presentano sotto i suoi post e sui social. Solo domenica Milinkovic-Savic aveva zittito le critiche, rassicurando di cercare di dare il massimo, così come ha sempre fatto dal 2015. Ad oggi, come riporta la rassegna stampa di Radiosei, è il suo agente Kezman a intervenire sull'accaduto: «C’è chi usa parole troppo forti per discutere Milinkovic e la sua forma, sono nemici della Lazio. E’ una vergogna, si prova a creare problemi dentro al gruppo e a indebolire la squadra. E’ vero che Sergej non sta vivendo il suo momento migliore, ma in 8 anni non è quasi mai stato al di sotto del suo livello. Può anche vivere qualche brutta settimana, è solo un uomo e nella sua vita privata può avere degli up and down». E proprio sulla promessa fatta dal Sergente, Kezman ribadisce: «Sta lavorando al massimo in questi giorni per ritrovare la sua forma migliore e “morire” per la maglia della Lazio in questi ultimi 4 match. Lo fa per aiutare il club a raggiungere il fantastico traguardo della Champions. Nessuno ha il diritto di giudicare l’atteggiamento di Sergej, la sua lealtà, e di dubitare sul suo amore per la Lazio perché ha dimostrato in tutti questi anni, in ogni singolo giorno, di essere un guerriero laziale, il Sergente». Infine, sul discorso legato all'addio, l'agente di Sergej ha rimandato tutto a fine stagione, anche se sia lui che il centrocampista sono convinti di partire: «Abbiamo parlato con il presidente molte volte, mesi fa abbiamo stabilito di lasciare concludere la stagione, poi avremo tutto il tempo per parlare di tutto». Concludendo, ammette che la Lazio giocherà la Champions, ma che è questo il momento in cui tutti devono restare uniti perché la squadra ha bisogno di essere concentrata sul campo e sulle partite.


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