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Lazio, Isaksen resta a Roma: può essere l'anno della maturità

di Niccolò Di Leo

RASSEGNA STAMPA - Gustav Isaksen è al centro del prossimo progetto della Lazio, guidato da Marco Baroni. L'esterno danese, a meno di cambiamenti repentini e improvvisi, quest'estate non si muoverà dalla Capitale. L'addio di Tudor, che lo aveva inserito nella lista dei possibili partenti, ha spalancato le porte alla sua permanenza. Il mancato inserimento del suo cartellino nella trattativa con il Feyenoord per Stengs, è la dimostrazione concreta di quanto la società punti ancora sul classe 2001.

Dopo aver faticato a trovare continuità nel 4-3-3 di Sarri ed esser finito molto indietro nelle gerarchie con Tudor, ora Isaksen sta per iniziare il secondo anno in Italia, quello della maturità. Quello in cui è chiamato a dimostrare quanto vale davvero. L'anno di ambientamento, seppur complicato e instabile, è alle spalle. Ormai non resta che fare il salto che a Roma tutti si attendono. Con il suo 4-2-3-1, Baroni cercherà di esaltarne le caratteristiche da esterno. Proverà a valorizzarne le doti principali, tra cui ovviamente il dribbling, ma anche a migliorarlo sotto quegli aspetti necessari per completare la sua formazione.

Nel nuovo modulo tornerà a giocare largo a destra. Partirà da una posizione più  arretrata, ma avrà l'occasione di attaccare la profondità e di guadagnare metri palla al piede quando ci sarà da capovolgere l'azione. Potrebbe essere davvero il suo anno. Sarà lui, almeno inizialmente, a raccogliere l'eredità di Felipe Anderson. Ai nastri di partenza ha un netto vantaggio su Tchaouna, un vantaggio che dovrà sfruttare fin da subito per confermarsi come il nuovo titolare della Lazio. 


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