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Lazio, Fuser ricorda: "Il ritiro di Seefeld fu unico. Zoff mi metteva in soggezione ma poi..."

di Jessica Reatini

Da sempre l’estate è simbolo di ritiri. In ogni stagione i club lasciano le città per rifugiarsi in montagna e iniziare la preparazione in vista della nuova stagione. Da quindici anni la Lazio ha puntato du Auronzo di Cadore, sotto le Tre Cime di Lavaredo, in passato le località sono state tante e tra queste c'è anche quella austriaca di Seefeld scelta nell'epoca di Sergio Cragnotti.

La Lazio di quell'anno era ricca di volti nuovi: Signori, Cravero, Favavalli e anche Diego Fuser protagonista dell'edizione speciale de Il Cuoio, inserto del Corriere dello Sport: "Quel ritiro fu indimenticabile, avevamo tutti la sensazione che quella Lazio stesse mettendo le basi per un futuro solido. C'erano tantissimi tifosi soprattutto per Gascoigne, la gente impazziva per lui".

All'epoca in panchina c'era Dino Zoff: "Avevamo tutti un rispetto massimo nei suoi confronti. All'inizio ero in soggezione ma poi ho scoperto un grande tecnico oltre che una grande persona".


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