Lazio, dall'incubo al sogno: una rivoluzione targata Baroni
RASSEGNA STAMPA - I numeri parlano chiaro. Rispetto ad un anno fa, la Lazio è completamente diversa: +8 in serie A, + 5 in Europa League. La rivoluzione di Marco Baroni è tangibile e ha portato a diversi segni positivi, ma, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, una rivoluzione non è tale se non nasce da scelte coraggiose.
La prima è avvenuta a giugno, cinque mesi fa. Il club ha scelto un allenatore che aveva lavorato solo in provincia e giocatori privi di un grande curriculum, lasciando gran parte dei tifosi con l'amaro in bocca dopo l'addio di diversi pezzi grossi. La Champions era ritenuta un'utopia, così come lottare per le coppie minori. Si è arrivati anche a pensare ad un'eventuale zona retrocessione. Invece, in pochi mesi, dall'incubo si è passati al sogno. L'obiettivo è chiaro: qualificarsi alla massima competizione europea. Negli ultimi anni si è qualificata due volte, nel 2019-20 con Inzaghi e nel 2022-23 con Sarri, ma riuscirci in questa stagione avrebbe tutto un altro peso.
L'ottimo lavoro della società è sotto gli occhi di tutti: individuati calciatori giusti (giovani, affamati e in cerca di rilancio) e un tecnico perfetto per far partire il nuovo progetto. E' riuscito a rivitalizzare gli acquisti del 2023 e i nuovi, per non parlare del recupero di campioni del calibro di Pedro e Vecino. Nonostante i suoi 61 anni, Baroni dimostra di essere un tecnico giovane, in linea con l'evoluzione che il calcio sta prendendo in Europa.