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Lazio, che duelli con l'Atalanta: nove anni di "staffetta". Ma in Europa...

di Elena Bravetti
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Una sorta di spareggio. In casa Lazio si sognava la qualificazione in Champions, ora è al settimo posto, raggiunta dalla Roma capace di recuperare quindici punti in 12 giornate. L'Atalanta domani e il derby possono chiudere o riaccendere certe ambizioni, ben sapendo che oggi i biancocelesti non avrebbero garantito neanche la qualificazione alla prossima Europa League. Il confronto diretto d'andata è terminato 1-1: vincere domani significherebbe per Baroni riportarsi a meno tre dalla Dea. Ora ci sono sei punti di differenza. 

Un altro confronto decisivo, come tante volte è accaduto negli ultimi nove anni. Nel 2016/17 l'Atalanta avviava il ciclo lunghissimo affidato a Gasperini, ma nell'estate del 2016, dopo un lungo casting e la suggestione legata a Bielsa, Lotito ripartiva con Inzaghi. Quinquennio d'oro col tecnico, capace di portare a Formello tre trofei e una qualificazione Champions. Nel 2021 Inzaghi se ne andò e la Lazio puntò su Sarri. Un quinto e un secondo posto, un'altra qualificazione in Europa come inizio del terzo anno, segnato dalle dimissioni dell'allenatore e dall'arrivo di Tudor.

Fabiani in tempi recenti ha indicato l'Atalanta come modello da seguire ma, riporta Corriere dello Sport, nel tempo è stata una continua staffetta tra le due società. Sommando i punti ottenuti in A negli ultimi nove campionati, c'è una differenza di appena nove punti a partire dal 2016/17 (607 a 598 per la Dea). Percassi, negli ultimi tre o quattro anni, ha preso il volo rispetto a Lotito, partecipando stabilmente alla Champions e vincendo l'Europa League. Ora ci sta provando la Lazio, ma nel percorso parte decisamente più indietro. Domani può essere un'occasione per accorciare le distanze.

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