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Lazio, Cesar: "La mia gara col Porto di Coppa Uefa? Eravamo fortissimi ma..."

di Lavinia Saccardo

La redazione de Il Cuoio, in occasione della sfida europea di questa sera tra Lazio e Porto ha intervistato uno che ha avuto modo in passato di "assaporare" l'emozione di una sfida dal grande calibro come questa (era la stagione 2002-2003): Cesar Aparecido Rodrigues. Ecco qualche spezzone dell'intervista:

"La doppia semifinale di Coppa Uefa contro il Porto? Ho rammarico. Roberto Mancini ancora se la prende con noi, perché eravamo più forti. Non riesco a digerire il fatto che arrivammo a quella partita leggermente impreparati (la gara terminò 4-1). Del Porto sapevamo qualcosa, non era come oggi, oggi hai report, video...Mourinho ancora non era molto conosciuto ma loro avevano una grande intensità su ogni pallone. Eravamo fortissimi, ma la storia ci ha spiegato chi fosse quel Porto. Lo stadio era una bolgia, noi eravamo forti, organizzati. Il vantaggio di Claudio Lopez durò poco. Al ritorno partivamo dal 4-1 dell'andata, sapevamo sarebbe stato difficilissimo. Lopez fallì anche un rigore, nei minuti finali fui espulso con Postiga, infatti il preliminare di Champions contro il Benfica lo vidi dalla tribuna. Feci gol al ritorno, di testa. Quando arrivai alla Lazio Mancini mi disse che non mi riteneva utile per il suo gioco, poi feci un gran pre campionato ma il mister mi mise in tribuna alla prima di campionato. Andai da Cragnotti per chiedergli la cessione, poi Sorin causò il gol decisivo che fece vincere il Chievo. Giocammo contro il Wisla Cracovia su un campo pieno di neve in quella stagione. Mancini era un uomo che conosceva bene l'ambiente Lazio".


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