Lazio | Baroni, il rebus è il "10". E ora il tecnico si sposta verso il 4-3-3
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
RASSEGNA STAMPA - Non si può dire che la Lazio di Frosinone abbia riscaldato i cuori e rubato l'occhio. E l'attacco ha nuovamente "sparato a salve". Non è mancata carica agonistica, bensì le soluzioni. In conferenza stampa, Baroni ha difeso Dele-Bashiru, Tchaouna e Noslin. "Devono crescere e devono farlo velocemente, era la prima volta insieme", le sue parole. Come riferisce Corriere dello Sport, l'allenatore si porta dietro croci non sue e il rebus modulo. Sì, perché ad Auronzo era sempre partito con il 4231. A Rostock aveva utilizzato in partenza il 433. A Frosinone è tornato, infine, al 4231. "Siamo principalmente alla ricerca di un calcio di mobilità, anche di aggressività", il mantra.
Baroni ha ribadito che il vertice basso (o alto) determinerà il ruolo. Da giorni ci sono tracce che indicano il ritorno del 433 come assetto di riferimento per il campionato, si vedrà se verrà utilizzato a Southampton o contro il Cadice. C'è, tuttavia, un nodo da sciogliere: i registi sarebbero Rovella e Cataldi. La Lazio ha trattato Camara del Metz, poi finito al Monaco. È automatico pensare che un play in più - con determinate caratteristiche di costruzione - occorra a Baroni. Da Formello non escludono un ingresso a centrocampo, dipenderà dal mercato in uscita.
Aspettando Castrovilli, andrebbe aggiunta qualità e il mercato consente di farlo. A Frosinone, l’ingresso di Romagnoli accanto a Patric, del duo Rovella-Vecino, la mossa Pedro trequartista e Taty centravanti hanno permesso di avere uno spartito di gioco più plausibile sempre nel 4-2-3-1. Vecino può occupare tutti i ruoli e garantisce varie soluzioni. Pedro, per quanto adattato nel ruolo, ha la giocata nel Dna. Non rimane che aspettare tempi migliori, soluzioni che esaltino gli attaccanti, sono sempre loro la grande incognita.