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Keita, tra presente e futuro: incontro per il rinnovo col Milan sullo sfondo

di Daniele Rocca
Fonte: Giulio Cardone e Marco Ercole-La Repubblica

L’urlo di Keita, rabbioso e contenuto a fatica dagli abbracci di Patric e Cataldi, la dice lunga sulla voglia della Lazio di non perdere contro il Napoli e continuare a sognare la Champions. Il senegalese è arrivato al quarto gol in campionato (tutti nelle ultime 7 partite): eguagliato il suo score di un anno fa e ora a una sola lunghezza dal record personale di 5, registrato nella stagione del suo debutto in Serie A, quella 2013/2014, da 17enne. Con la perla al Napoli di sabato, tra campionato e coppe ha già segnato 19 reti con la maglia della Lazio, per una media di una ogni 330 minuti (praticamente va a segno ogni 4 partite). E ci è riuscito a 21 anni e 242 giorni: solo Bruno Giordano nella storia del club biancoceleste ne aveva realizzati di più a quell’età, 37 per la precisione, di cui 26 in Serie A. Epoche, valori e ruoli diversi, Keita si sta trasformando solo ora da esterno in seconda punta: "Sapevo che in posizione più centrale avrebbe creato problemi al Napoli", spiega Simone Inzaghi. Che lo sta valorizzando, dandogli continuità come nessun altro allenatore aveva mai fatto prima. E l’ex canterano del Barcellona lo ha ripagato.

Ha messo da parte i malumori d’inizio stagione, nati per quei tre incontri per il rinnovo fissati (con adeguamento già stabilito a circa 1,1 milioni annui) e mai rispettati per ritardi e contrattempi vari. Da lì la decisione sbagliata del giocatore di non presentarsi in ritiro ad Auronzo di Cadore, che però Inzaghi ha gestito nel migliore dei modi (e ora dovrà fare lo stesso con Cataldi e Hoedt, “irritati” - eufemismo - per non essere stati impiegati rispettivamente contro Sassuolo e Napoli). Lo conferma anche il tweet dell’agente di Keita nell’immediato post partita del San Paolo: "Ancora decisivo, ancora letale. L’unione fa la forza". A questa ritrovata armonia, però, ora deve seguire un passo avanti da parte della società: il nuovo appuntamento per discutere il rinnovo è fissato a metà dicembre, ma le cifre andranno rinegoziate rispetto ad agosto, perché i procuratori del nazionale senegalese vogliono recuperare i “soldi persi” in questi 4 mesi, in cui lo stipendio è rimasto fermo a quota 600mila euro. Ballano circa 2 milioni, insomma, da spalmare sul nuovo ingaggio. Stavolta sarà meglio non perdere troppo tempo, perché il Monaco è sempre in agguato e il nuovo Milan cinese vorrebbe presentarsi con un paio di colpi importanti a gennaio: Keita è in cima alla lista della spesa, pronta un’offerta in grado di far tentennare Lotito. Ma sarebbe un peccato, soprattutto ora che la Lazio vola (15 punti in 7 partite): "Le somme - dice Inzaghi - le tireremo alla fine del girone d’andata. Per ora viviamo partita dopo partita, cercando di migliorarci. Questo è un gruppo vero, compatto, che non guarda in faccia a nessuno. Chi merita gioca». E Keita lo ha decisamente meritato.

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