Il cuoio, Ravanelli: "Lazio come casa, fa parte del mio cuore. Cragnotti..."
Fabrizio Ravanelli, ex giocatore della storica Lazio del 2000, nell'intervista per Il cuoio si è espresso in vista del match di Champions League, in programma oggi alle 18.45 contro il Celtic. Queste le sue parole sulla sua esperienza in biancoceleste, prima di approdare nel calcio scozzese. "Della Lazio conservo davvero un gran bel ricordo. Fa parte del mio cuore e resterà per sempre una squadra alla quale rimarrò legato. Per me è stata come una seconda casa". Ravanelli spiega, che quando ha avuto dei problemi e chiese a di poter rientrare in Italia, Cragnotti ha fatto di tutto per aiutarlo, consentendogli di entrare dalla porta principale del calcio italiano, in una squadra "fortissima" e "costruita per vincere tutto".
SCUDETTO 2000 - L'ex Lazio ha poi riavvolto il nastro negli anni d'oro della società. Definisce lo scudetto meritatissimo, per quello che erano riusciti a fare in quel campionato. "Il titolo, arrivò in modo incredibile, quando molti non ci credevano più". Sul rapporto con Sven-Goran Eriksson, Ravanelli svela che è stato molto buono. Con lui, spiega, non ha mai avuto problemi. Un allenatore che sapeva dialogare con il gruppo e ottenere, nel contempo, il massimo da tutti.
CENTENARIO - C'è spazio anche per l'esordio a Venezia, un match davvero sfortunato, chiuso con una sconfitta per la Lazio, ma nella gara successiva, il 9 gennaio del 2000, contro il Bologna, Ravanelli esplode di gioia. "Un insieme di emozioni incredibile. Il centenario, lo stadio pieno e il mio primo gol con la maglia della Lazio, la corsa sotto la Curva Nord", un quadro che Ravanelli non dimenticherà mai. Talmente importante che, tra la classifica dei gol segnati con la maglia della Lazio, l'ex giocatore, per il più emozionante, spiega che non c'è storia, indicando quello contro il Bologna.