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Eriksson: "La mia Lazio piena di stelle. L'omaggio di questa sera? Mi darà vita"

di Martina Barnabei

RASSEGNA STAMPA - Quella di oggi all'Olimpico sarà anche la serata di Eriksson. L'ex allenatore ha accolto con entusiasmo l'invito della Lazio e stasera potrà godersi l'abbraccio dei tifosi che mai lo hanno dimenticato e che gli renderanno omaggio in grande stile. In un'intervista concessa a La Repubblica, lo svedese ha raccontato le sue emozioni: "Se sono pronto per l’omaggio che riceverà all’Olimpico? Ma sono io che devo ringraziare. Queste giornate mi danno onore, mi danno energia, mi danno la vita. La società mi aveva già invitato un anno fa per il derby di Roma. Mi ha chiamato di nuovo perché, mi hanno spiegato, allora il saluto era stato improvvisato". 

Parlando poi della sua Lazio e della recente ammissione di Cragnotti di non aver ascoltato i suoi consigli dopo lo scudetto, ha dichiarato: "Una squadra piena di stelle. Che però si comportavano sempre bene: tutti lavoravano, correvano l’uno per l’altro. Era un piacere allenarli. Con Cragnotti parlammo, sì. Noi conquistammo sette trofei in tre anni, qualcosa andava cambiato, perché i successi arrivano soltanto con le motivazioni, con la fame. Le squadre vincenti non vanno stravolte, ma bisogna sempre ritoccarle".

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