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È una Lazio d'attacco: sale la media gol. E ora gli assist arrivano dai mediani

di Elena Bravetti
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

È una Lazio d'attacco, in Italia e in Europa. Ventitré gol in undici partite totali, due e un pelo in più di media ogni 90'. E poi nove in tre gare di Coppa. Una giostra d'attacco, la Lazio. Gli attaccanti hanno segnato tutti, tranne Tchaouna. E i mediani hanno iniziato a servire assist nelle ultime partite. A Enschede, contro il Twente, si sono lanciati all'attacco anche Pellegrini e Gigot. Disparità numerica? Anche, ma soprattutto l'indole di una squadra che vuole essere 'tiranna'.

Baroni - riporta il Corriere dello Sport - ha disegnato una squadra offensiva, dallo spirito indomito e che cerca il gol con azioni-girandola: cambi di fronte, sulle fasce, in profondità. E inevitabilmente lo score degli attaccanti inizia a essere scoppiettante: Castellanos è a 5, come Dia, Pedro ha raggiunto Zaccagni a 3, Isaksen è salito a due, Noslin spera di aggiungere colpi all'unico firmato a Torino. 

"Dobbiamo difenderci attaccando", la vocazione ad attaccare la raffigura cosi Baroni. Inversamente proporzionale al proverbio "il miglior attacco è la difesa". E infine, le rotazioni. L'allenatore sta proponendo nuovi incastri... e nuovi ruoli. Pedro trequartista è la mossa che ha conquistato lo spagnolo: "Mi può allungare la carriera". Stessa cosa aveva fatto con Dia. Manca Castrovilli. Giocatori perduti che sono stati valorizzarti, ripotenziati. Baroni è stato in grado - oltre a tutto il resto - di dare una dimensione a chi si sentiva piccolo e una giovinezza a chi si sentiva finito. La Lazio che era e quella che è: la differenza sta tutta qui.

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