Dossieraggio su Gravina, Lotito: "Nulla da nascondere, qualcuno si sta divertendo..."
RASSEGNA STAMPA - Il dossier sul presidente della FIGC, Gabriele Gravina è stato confezionato in modo illegale dal pm della direzione nazionale antimafia Laudati e il luogotenente della Guardia di Finanza Striano. Oltre ai punti che non coincidono con quanto testimoniato dalle carte, adesso la Procura di Roma ha acquisito anche gli atti da Perugia in merito al caso dossieraggio che vede indagato Gabriele Gravina. Non solo, la Procura di Perugia, oltre a sentire Floridi, ha anche ascoltato a dicembre 2023, il presidente della Lazio, Claudio Lotito come "persona informata sui fatti", nessuna accusa dalla magistratura per il patron biancoceleste.
Come riporta l'edizione de Il Messaggero, Lotito ha confermato di essere stato chiamato come testimone e di essersi presentato subito con la massima disponibilità. "Potevo anche eccepire il fatto di essere un parlamentare - sostiene il presidente della Lazio - e la Procura avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione per interrogarmi. Ma non l’ho fatto, perché non avevo assolutamente nulla da nascondere. Il colloquio è durato pochissimo, proprio perché non ne sapevo nulla. Mi hanno fatto tutta una serie di nomi, chiedendomi se li conoscessi o meno, ma io non avevo idea di chi fossero. È la verità, basta verificarlo».
In merito ai rapporti con Emanuele Floridi, ex collaboratore di Gravina e ora suo acerrimo nemico, Lotito ha spiegato di conoscerlo come tutti nel mondo del calcio, sostenendo che la conoscenza non può determinare altro: "E poi, se anche qualcuno che conosco dovesse fare una rapina in banca, dove c’è scritto che lo venga a dire a me o che io lo sappia? Lo dico perché qualcuno sta strumentalizzando quest’inchiesta di cui non so nulla, parlando di personaggi vicini a Lotito o amici del sottoscritto. Siamo alla follia, queste sono calunnie belle e buone. Qualcuno si sta divertendo a mettere sempre il mio nome in mezzo".