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Champions League, la Rai perde i diritti tv: verso l'accordo Sky-Mediaset

di Annalisa Cesaretti

La Rai è dalla parte del torto e Sky da quella della ragione: lo ha deciso il Tribunale di Milano dopo aver studiato il ricorso d'urgenza dell'emittente pubblica contro la pay tv in merito ai diritti sulla Champions League. E Mediaset inizia a sfregarsi le mani. Ecco cosa è successo: nel gennaio del 2018 Sky - che ha pagato 900 milioni per assicurarsi i diritti televisivi sulla massima competizione europea fino al 2021 - ha siglato un accordo con la Rai per permetterle di trasmettere in chiaro una partita a scelta del mercoledì, le semifinali, la finale e la Supercoppa Europea. Ma c'era un "però": Sky avrebbe dovuto conservare per l'intero periodo 2018-2021 gli stessi diritti vantati nel triennio precedente. Questa condizione, secondo il colosso mondiale del gruppo Comcast, non sarebbe stata rispettata. Come è noto, infatti, i diritti di tre partite della Serie A a settimana sono stati ceduti a Dazn. Per questa ragione Sky non ha permesso alla Rai di esercitare il diritto di opzione - previsto dopo il primo anno dalla firma dell'accordo - per acquistare anche i diritti per le stagioni 2019-2020 e 2020-2021. E secondo il Tribunale di Milano lo avrebbe fatto con tutte le ragioni del caso. Stando a quanto riportato dalla rassegna stampa di Radiosei, Sky avrebbe già riaperto le trattative con Mediaset. I legali della Rai, intanto, lavorano al prossimo ricorso d'urgenza. 

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