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AIA, Nicchi sul razzismo: "Non è responsabilità degli arbitri, esistono norme"

di Tommaso Guernacci
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

L'episodio di Cagliari, con l'interista Lukaku beccato dai "buu" dei tifosi sardi, l'ultimo esempio di razzismo avvenuto sui campi della Serie A. In un'intervista riportata dall'odierna rassegna stampa di Radiosei, Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito, declinando qualsiasi responsabilità degli arbitri su episodi analoghi: "Ci sono procedure che vanno applicate, come la chiusura di determinati settori e di intere curve. Non si può pensare di scaricare sugli arbitri questo problema. Noi (arbitri, ndr.) siamo gli ultimi a vedere, dobbiamo preoccuparci del gioco. Immaginate l'arbitro di un Lazio-Roma che deve apportarsi in continuazione con i giocatori, come si può pensare che possa valutare anche quanto succede nelle curve? L'arbitro non può assumersi la responsabilità di sospendere una partita e trasformarla in una questione di ordine pubblico". 

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